Oltre a fingersi poliziotto, il truffatore seriale in azione con un "collega" ha fornito il nome di un vero cliente della ditta termoidraulica: inseguiti dal titolare e dalla polizia stradale
Si è finto ispettore di polizia, già cliente della loro ditta, fornendo il nome di un uomo che lo era effettivamente, dicendo che doveva acquistare una caldaia a condensazione. La fuga di un truffatore seriale e di un suo complice nei confronti di una azienda termoidraulica, però, è durata molto poco.
Tutto è iniziato appunto con l’uomo che ha detto di essere un poliziotto entrando nel punto vendita di una ditta di termoidraulica di Orvieto per acquistare una caldaia a condensazione. L’avventore si è presentato, dichiarando le generalità di un cliente della ditta stessa a cui viene fatta, tra le altre cose, la manutenzione in modo regolare, che però la titolare, presente al momento, non conosceva personalmente ma solo nominativamente.
Il finto cliente è stato quindi invitato presso il magazzino dei materiali a prelevare la merce richiesta per poterla caricare sulla sua vettura, che – a dire del millantatore – era un’auto di servizio che aveva utilizzato per velocizzare il tutto e riprendere al più presto l’attività di poliziotto. Il titolare ha quindi aiutato il falso cliente ed un complice, che fino a quel momento era rimasto in auto, a caricare apparecchi e componentistica termoidraulica per un valore di quasi 2.000 euro, che i due avrebbero poi provveduto a pagare raggiungendo di nuovo il negozio.
Ma invece di prendere la direzione del punto vendita, l’auto si è allontanata verso l’autostrada. Da qui la telefonata alla Polizia di Stato e l’inseguimento da parte dello stesso titolare, nel tentativo di fermare i due malfattori. Di lì a poco, la corsa dei fuggitivi è stata fermata dal pronto intervento della pattuglia della Polizia Stradale di Orvieto. La polstrada, oltre a bloccare i truffatori, è riuscita a recuperare il materiale sottratto ed assicurare i due soggetti alla giustizia. Questi ultimi sono poi rivelatisi avere precedenti specifici: sono stati quindi denunciati alla Procura della Repubblica di Terni per truffa in concorso.