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SONO 250 I FIRMATARI DELLA PETIZIONE PER IL RIPRISTINO DELL'ORARIO D'APERTURA DELLE POSTE DI CAPODACQUA

“A seguito della recente ingiustificata riduzione dei giorni di apertura dell’Ufficio postale di Capodacqua, invitiamo le Poste a rivalutare l’opportunità di ripristinare il precedente orario di apertura”. È quanto sottoscrivono i 250 firmatari della petizione inviata dai cittadini della frazione pedemontana di Capodacqua e spedita alla direzione delle Poste Italiane della filiale di Perugia ed al sindaco del comune di Foligno, Nando Mismetti, perché da loro considerato l’unico ufficio che serve un vasto bacino d’utenza (tra cui aree montane disagiate abitate per la maggior parte da anziani con scarsi servizi di mobilità). E così proseguono: “la riduzione dei giorni di apertura non trova giustificazione in una compressione del volume di affari gestito da questo ufficio, in quanto da sempre, tale servizio costituisce un reale punto di riferimento per le utenze e gli investimenti degli abitanti della zona, tra i quali figurano numerosi ospiti della Casa Serena per anziani di Capodacqua. Il provvedimento restrittivo mal si concilia con le politiche a tutela dei centri di servizio decentrati posti in zone svantaggiate, la cui sopravvivenza, oltre alle ovvie utilità, impedisce il decongestionamento dell’ufficio centrale”.
Il sindaco del comune di Foligno, Nando Mismetti, si è attivato per la risoluzione del problema, incontrando nei giorni scorsi Vincenzo Giuliani di Poste Italiane. A fine agosto potrebbero esserci novità.

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