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Sollecito fermato ad un passo dal confine / Portato in questura gli ritirano il passaporto

“Avvocato, io sono innocente. La battaglia va avanti”, queste le parole questa mattina di Raffaele Sollecito ad uno dei suo difensori, l'avvocato perugino Luca Maori con il quale si è sentito al telefono dopo la notifica del divieto di espatrio disposto dalla Corte d'assise d'appello di Firenze dopo la condanna per l'omicidio di Meredith Kercher.

Fermato Sollecito. Nelle prime ore della mattinata la squadra mobile di Firenze, in collaborazione con quella di Udine, ha infatti notificato la misura cautelare del divieto di espatrio, ritirando il passaporto a Raffaele Sollecito. Lo stesso, si legge in una nota, aveva raggiunto un paese tra Udine e Tarvisio già nel primo pomeriggio di ieri 30 gennaio. Raffaele Sollecito, sorpreso nella notte a Udine dalla Squadra Mobile, ora si trova negli uffici della Questura del capoluogo friulano a seguito della sentenza di condanna 25 anni pronunciata ieri sera nell''appello bis dalla Corte d'Assise di Firenze.

La nota del Sap. “La sentenza della Corte d'Assise di Appello di Firenze rende giustizia allo straordinario lavoro della polizia scientifica e della squadra mobile di Perugia, messo troppe volte in discussione in questi anni”. Lo ha dichiarato Nicola Tanzi, segretario generale del sindacato di polizia Sap, commentando la condanna di Amanda Knox e Raffaele Sollecito per la morte della studentessa Meredith Kercher.

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