Città di Castello

Sogepu, Goracci resta alla guida “fino all’esito della gara su gestione rifiuti”

La governance di Sogepu è legata all’esito della gara dell’Auri per la gestione integrata dei rifiuti in Alta Umbria: cambiarla in questo momento potrebbe rappresentare un potenziale motivo di impugnazione dell’aggiudicazione del servizio e non voglio rischiare”.

E’ quanto ha detto il sindaco di Città di Castello Luca Secondi, rispondendo in Consiglio comunale all’interrogazione di Emanuela Arcaleni (Castello Cambia), che ha chiesto di sapere “quando il primo cittadino intendesse procedere al rinnovo dell’amministratore unico di Sogepuad oggi ancora Cristian Goracci (nella foto a destra) – oltre alle motivazioni per le cui non siano state ancora avviate le procedure previste e le intenzioni e i criteri per la prossima nomina”.

Nel far presente che il mandato dell’attuale amministratore unico di Sogepu sia scaduto dal 30 aprile 2021 e come tutte le altre nomine scadute nel 2021 risultassero essere state rinnovate, Arcaleni ha chiesto conto di una “proroga” che ha superato perfino il termine ultimo dell’insediamento della nuova giunta dopo le recenti elezioni amministrative. “La questione – ha ricordato – venne posta anche dal Pd all’allora primo cittadino Luciano Bacchetta“.

Secondi ha spiegato che anche il Consiglio comunale verrà coinvolto nella fase di rinnovo della guida di Sogepu, anticipando il possibile orientamento verso la nomina di un CdA, invece di un nuovo amministratore unico. In sede di replica Arcaleni ha preannunciato che avrebbe verificato la rispondenza delle motivazioni addotte dal sindaco, sottolineando che “la decisione sulla sostituzione dell’amministratore unico andrebbe comunque presa, a prescindere dall’eventuale durata della procedura di gara”.

Si pensa ad un CdA perché ci sono stati problemi con la scelta di nominare un amministratore unico?”, ha chiesto Arcaleni, alla quale ha nuovamente risposto il sindaco: “I numeri depongono a favore della qualità dell’operato dell’attuale amministratore unico. L’opzione legata alla nomina di un CdA risponde ad una logica di prospettiva e alla volontà di ragionare su politiche territoriali con i gestori pubblici, nell’ottica di una futura gara regionale unica per i rifiuti”.