I Socialisti e riformisti umbri si schierano apertamente a favore dell'inceneritore nell'Ambito territoriale di Perugia (Ati2)
Dopo che ieri in provincia era stato il consigliere di Futuro e Libertà Valerio Bazzoffia a essere tra i pochi a fare “outing” dicendosi a favore sulla questione inceneritore, oggi il gruppo dei socialisti riformisti ha espresso in una nota il suo sotegno al nuovo impianto.
“Ritengo che, specialmente oggi, non possa esserci riformismo e riforme se ciò non è indissolubilmente accompagnato da un altro binomio: scegliere e decidere – Scegliere per governare, decidere per amministrare”, ha detto Massimo Buconi, presidente del gruppo in consiglio regionale.
“Un primo banco di prova sarà la questione rifiuti: banco dove si verificherà la capacità di realizzare quel riformismo 'preventivo'”, ha aggiunto.
Secondo Buconi “Il Piano di gestione dei rifiuti deve essere subito attuato tutto, prevedendo immediate forti azioni per raggiungere entro il 2012 l'obiettivo di raccolta differenziata del 65% ed entro il 2013 lo smaltimento residuo tramite termovalorizzatore.
Non sfuggirà a nessuno che si sia già in forte ritardo per la realizzazione della termovalorizzazione in quanto, specie nell'ATI 2, non è ancora avviato il processo decisionale per l'ubicazione di tale impianto. Ma il Piano prevede la data del 2013 per l'avvio del trattamento termico. Anzi, ci si vorrebbe ancora attardare sulla discussione se realizzare o no un termovalorizzatore!”.
Il consigliere dunque critica l'amministrazione regionale, che proprio ieri con la presidente Catiuscia Marini aveva parlato di un “momento difficile” caratterizzato da “decisioni importanti”, per l'insiufficiente decisionismo. Buconi ipotizza anche che, in caso di ritardi nell'avvio di un impianto, i rifiuti finirebbero per essere ugualmente trattati, ma all'interno di impianti industriali preesistenti. Ne é un caso la cementeria Cementir di Spoleto, che già da tempo ha una procedura avviata presso le istituzioni per il trattamento termico dei rifiuti.
L'ipotesi di un inceneritore per il trattamento dei rifiuti in Umbria è previsto in due dei tre scenari del Piano regionale sui rifiuti, dove il terzo prevede un maggiore potenziamento della differenziata, su cui però la regione al momento è ancora indietro.