Sisma, Cas e Sae ritirati senza domanda di ricostruzione entro giugno

Sisma, Cas e Sae ritirati senza domanda di ricostruzione entro giugno

Redazione

Sisma, Cas e Sae ritirati senza domanda di ricostruzione entro giugno

Gio, 30/12/2021 - 12:20

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Oggi l’ultima Cabina di coordinamento per approvare le ultime Ordinanze speciali attuative del Fondo PNRR da 1,78 miliardi

“Oggi, anche grazie alla conferma del Superbonus al 110% per quattro anni, ci sono le migliori condizioni possibili per ricostruire case sicure e sostenibili dal punto di vista ambientale. Lo Stato, che ha già messo a disposizione della ricostruzione del Centro Italia 14 miliardi di euro, e 1,8 miliardi con il Fondo complementare al PNRR per lo sviluppo economico, sta facendo in pieno la sua parte. Adesso è ora che tutti i protagonisti della ricostruzione, cittadini, tecnici, sindaci, uffici regionali, facciano la loro con il massimo impegno possibile. Non possiamo accettare ulteriori ritardi, indecisioni o comportamenti opportunistici: dove si può, si deve ricostruire”.

Lo ha detto il Commissario Straordinario di governo per la ricostruzione post sisma 2016, Giovanni Legnini, incontrando mercoledì i giornalisti e i rappresentanti delle associazioni e dei comitati dei cittadini per fare il punto sulla Legge di Bilancio, il fondo del PNRR per le aree sisma, l’andamento dei lavori nel cratere e le decisioni che saranno prese entro fine anno, a cominciare dal nuovo calendario delle scadenze per la presentazione delle domande, che riguarderà in primo luogo i percettori del Cas e delle altre forme di assistenza.

Nel 2021 sono stati approvati quasi 5 mila progetti e si sono chiusi più di 2 mila cantieri, con la riconsegna di altre 5 mila unità immobiliari. Dall’avvio della ricostruzione sono già rientrate in possesso dell’abitazione 15 mila famiglie, ma il grosso del lavoro è ancora davanti a noi, perché dovremo ricostruire almeno altri 40 mila edifici, oltre ai 20 mila per i quali sono già state presentate le domande. Oggi abbiamo risorse e strumenti adeguati che ci permettono di programmare al meglio anche la ricostruzione privata. Il termine per la presentazione delle richieste di contributo viene spostato in linea generale a fine 2022, ma per la prima volta ci saranno delle scadenze intermedie. I beneficiari dell’assistenza, se non hanno impedimenti oggettivi, dovranno presentare la domanda entro il 30 giugno, a pena di sospensione degli stessi benefici” ha detto Legnini, registrando il consenso dei comitati e delle associazioni dei cittadini.

“Nello stesso tempo – ha aggiunto il Commissario – avvieremo un’azione nei comuni più colpiti, dove la ricostruzione in alcuni casi è ancora molto indietro, spingendo i sindaci a predisporre dei cronoprogrammi puntuali per la presentazione delle domande dei privati”. “In questi due anni abbiamo rimosso gli ostacoli normativi e procedurali più evidenti. Oggi riscontriamo difficoltà legate all’andamento del mercato dell’edilizia, prima saturato dal successo del Superbonus, poi ingessato dall’aumento dei prezzi. Abbiamo già deciso un primo aumento del contributo di ricostruzione, ma entro febbraio avremo anche un nuovo prezzario, più aderente alle condizioni attuali del mercato. Nel frattempo – ha aggiunto Legnini – i progettisti possono usare i prezzari regionali, già adeguati, e contare sul riconoscimento dei maggiori costi per i lavori già iniziati e sul Superbonus al 110% che consente di coprire la spesa per gli interventi di riparazione che resterebbero sulle spalle dei proprietari”.

Giovedì 30 dicembre ci sarà l’ultima Cabina di coordinamento per approvare le ultime Ordinanze speciali attuative del Fondo PNRR da 1,78 miliardi.

Saranno definiti, in particolare, gli interventi della Misura B, che stanza 700 milioni di euro in gran parte a favore delle imprese del cratere. Sempre oggi il Commissario firmerà l’Ordinanza per il rinvio dei termini per la presentazione delle richieste di contributo e la nuova Ordinanza Speciale per la ricostruzione di altre 189 scuole nelle quattro regioni del cratere, e l’adeguamento delle risorse per altre 80 scuole già finanziate.

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