Sarà il sindaco di Corciano, Cristian Betti e guidare l’Auri. La nomina è arrivata oggi insieme a quella degli altri 8 componenti: i sindaci dei due Comuni capoluogo membri di diritto che saranno appunto Andrea Romizi (Perugia) e Leopoldo Di Girolamo (Terni), Giuseppe Germani (Orvieto), Fabrizio Cardarelli (Spoleto), Nando Mismetti (Foligno), Luciano Bacchetta (Città di Castello), Stefano Ansideri (Bastia Umbra), Giorgio Cocco (Porano, in rappresentanza dei Comuni sotto i 5 mila abitanti).
La nuova Autorità, manderà “in pensione” i quattro Ati e prenderà in carico territori e parte delle materie di competenza dei quattro Ambiti territoriali (acqua e rifiuti), restituendo ai Comuni le funzioni su turismo e politiche sociali, come annunciato a settembre dall’assessore regionale alle Riforme, Antonio Bartolini.
Tra gli obiettivi politici dell’Auri c’è una gestione regionale unica che tradotto significherà sistemi di raccolta differenziata uguali tra i territori, tariffe (per quanto possibile) omogenee in tutta la regione, fino alla fusione delle società che gestiscono rifiuti e acqua. Ma a spiegarci l’importanza dell’incarico appena assunto è lo stesso giovanissimo sindaco di Corciano che accoglie la nomina come una sfida “impegnativa e stimolante”. Prendere in mano la questione rifiuti in Umbria oggi non è certamente facile, sul tema i riflettori sono stati accesi dalle recenti interdittive antimafia della Prefettura e dall’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia che hanno coinvolto Gesenu e Tsa.
La questione è tutta in divenire e Betti è pronto a tirarsi su le maniche: “In questa fase – spiega –, la sfida più importante è certamente quella dei rifiuti proprio per la fase delicata che il tema sta affrontando, ma la nostra Regione non può permettersi di arretrare perchè il lavoro da fare è tanto e arretrato. Se saremo bravi dovremo trasformare la filiera guardando anche a chi prima di noi ha saputo fare meglio”. Ci faccia un esempio. “Si tende sempre a parlare principalmente solo della percentuale della differenziata – prosegue Betti -, Ma questa non è il fine. La differenziata anche laddove le percentuali sono ottime deve essere vista solo come lo strumento per avere meno rifiuto in discarica. A questo – spiega -, va abbinato il perseguimento della qualità della differenziata e trasformarlo anche in ottime percentuali di rifiuto recuperato. Non dimentichiamo che è questo dato (del 50% del recuperato entro il 2020) che l’Europa attende da noi”. E sul tema dell’acqua? “Nello Statuto (approvato questa mattina insieme alle nomine e al regolamento, ndr) è espresso il riferimento all’acqua come bene comune, tutto quello che ne discende è per cominciare la lotta allo spreco anche attraverso l’adeguamento degli impianti”. Quale l’obiettivo del medio termine? “Il nostro scopo è quello di armonizzare le grandi differenze che ci sono in Umbria tra i vari territori e semplificare il sistema, questo consentirà certamente anche maggior controllo”.
Le difficoltà. Tuttavia il processo per costituire holding dei gestori dei servizi e generare veri risparmi, si preannuncia lungo e complicato dalla varietà delle società che si occupano dei servizi di raccolta rifiuti ed erogazione dell’acqua, alle quali partecipano soci privati, con interessi e modelli gestionali differenti da quelli degli azionisti pubblici, cioè i Comuni. A parte società completamente pubbliche (come Tsa e Vus) da fondere in una holding ci sono soggetti come Umbra acque o Gesenu, che (a parte le complicazioni relative alle vicende giudiziarie di quest’ultima) hanno tra gli azionisti anche soggetti privati. A società diverse, concessionarie dei servizi locali, corrispondono poi contratti di servizio diversi, con sistemi di raccolta differenziata a loro volta diversi da territorio a territorio.
Gli auguri di Leonelli. “A Cristian Betti, sindaco di Corciano, eletto oggi alla presidenza dell’Auri vanno i migliori auguri di buon lavoro miei e di tutto il Partito Democratico”. Così, in una nota, il segretario del Pd Umbria Giacomo Leonelli. “Betti, 35 anni, rappresenta brillantemente una nuova generazione di amministratori del Partito Democratico – sottolinea Leonelli – che si sta mettendo con coraggio alla prova del governo dei Comuni portando innovazione e uno sguardo nuovo sulle politiche locali, senza il timore di assumere nuove e impegnative responsabilità, come appunto la guida dell’Auri, struttura strategica per il futuro della nostra regione anche per l’importanza che il tema dei servizi e in particolare quello dei rifiuti riveste nell’agenda politica”.
Da sottolineare che nessuno degli incarichi nel direttivo dell’Auri sarà retribuito, anche se è chiaro che rappresenta la possibilità per i sindaci di far valere sul tavolo dell’Autorità le istanze dei territori di competenza. Qualche mal di pancia si dice ci sia stato tra gli esclusi, Gubbio in particolare.