Luca Secondi replica al direttivo di Altrocioccolato “Comune ha sempre garantito svolgimento dell’evento ed era pronto a farlo anche quest’anno: va pure detto che chi organizza manifestazioni in città paga sempre autonomamente le tensostrutture"
Arrivano a stretto giro di posta le parole del sindaco di Città di Castello Luca Secondi, che risponde alle polemiche (ri)sollevate dagli organizzatori di Altrocioccolato che, in queste ore, si sono imbattuti nelle tensostrutture del Salone del Tartufo, le stesse che oltre un mese fa erano state negate dal Comune alla manifestazione dedicata al cacao equo solidale.
Il primo cittadino, ribadendo come sia stato proprio il Comune tifernate a garantire lo svolgimento delle ultime edizioni di Altrocioccolato, “con contributi economici e servizi che avremmo confermato anche per il 2023“, ha aggiunto che “nel momento in cui ci sono state richieste la tensostrutture, per le quali peraltro non ci è stata offerta alcuna disponibilità alla compartecipazione delle spese dagli organizzatori dell’evento, non eravamo in grado di fornirle perché, a differenza degli altri anni, nella compagine organizzativa della Mostra del Tartufo non figura più la Comunità Montana, attraverso la quale veniva assicurata”.
Secondi ha poi ricordato la proposta di Eugenio Guarducci – patron di Eurochocolate – che si era offerto di mettere a disposizione la tensostruttura, rifiutata dai promotori di Altrocioccolato: “E’ necessario chiarire – ha detto – che le altre associazioni hanno pagato autonomamente le tensostrutture utilizzate per le manifestazioni che hanno organizzato in proprio. Il Comune, quindi, non ha trattato Altrocioccolato come figlio di un Dio minore, ma nemmeno come figlio di un Dio maggiore rispetto alle altre associazioni”.
Il primo cittadino ha infine precisato che “ogni altra risposta verrà data nelle sedi opportune. Come nelle edizioni scorse eravamo pronti a confermare il nostro apporto anche quest’anno, sebbene a fronte di una richiesta di 10 mila euro comunque onerosa per l’ente. Non siamo stati in grado però di mettere a disposizione la tensostruttura, perché in quella fase l’organizzazione della Mostra del Tartufo, cambiata nel 2023 rispetto alle edizioni precedenti, non era stata ancora affidata al Comune e, di conseguenza, non eravamo in grado di prendere impegni”.
“Di fronte a certe argomentazioni e certi toni, che ci dispiacciono e giudichiamo ingenerosi – conclude Secondi – sorge spontaneo chiedersi se in passato le amministrazioni comunali di Perugia, Gubbio e Castiglione del Lago si siano sempre sbagliate e gli organizzatori di Altrociocciolato abbiano, invece, sempre avuto ragione”.