Sono 1003 (per 3089 abitanti complessivamente) le domande ammesse al contributo del Fondo utenze deboli della Sii che prevede risorse per 100.000 euro finalizzate ad aiutare le famiglie in difficoltà a pagare la bolletta idrica. Il bando, emanato in collaborazione fra Sii, Ati e associazioni dei consumatori, ha registrato un considerevole numero di adesioni le cui domande sono state quasi tutte accolte, tranne quelle alle quali per problemi oggettivi non si è potuto dare seguito (reddito non rientrante nei limiti previsti, tipologie di contratto diverse dal domestico-residenziale, utenze non attive nel 2011). Il contributo medio è di circa 100 euro a beneficiario con punte però che arrivano anche ad oltre le 600 euro. Il 73,54% dei contributi (oltre 73.500 euro) è stato erogato nel ternano, il 14,19% (oltre 14.000 euro) nel narnese-amerino e il 12,28 (oltre 12.000 euro) nell’orvietano
I risultati e le azioni anticrisi sono state illustrate stamattina da Ati 4 Terni e Sii, in particolare dai direttori di Ati, Roberto Spinsanti, e Sii, Paolo Rueca, nel corso di una conferenza stampa tenutasi in Provincia e alla quale hanno partecipato il rappresentante di Ati 4 Terni Roberto Romani, il presidente della Sii Stefano Puliti, i direttori generale di Ati 4 Terni, Spinsanti, e Sii, Rueca, i rappresentanti delle associazioni dei consumatori, Umberto Ricci di Federconsumatori e Mauro Fortunati di Adoc (presenti in sala anche le altre associazioni), e l’assessore regionale Silvano Rometti.
“Questo risultato è stato raggiunto – hanno sottolineato Ati, Sii e assoconsumatori – grazie a una grande disponibilità a collaborare da parte di Sii, Ati, associazioni dei consumatori e Comuni che hanno svolto un’azione continua di informazione e di aiuto nella compilazione delle domande”. “La Sii – ha affermato il presidente Puliti – è da sempre attenta e disponibile a venire incontro ad utenze particolarmente disagiate, le quali negli ultimi anni sono aumentate in modo molto considerevole a causa della crisi. Grazie alla collaborazione tra Ati, Sii e consumatori siamo riusciti a reperire risorse proprie per mettere in atto un’iniziativa tra le primissime in Italia ed unica in Umbria”. Romani ha ringraziato le associazioni dei consumatori “che hanno mostrato – ha detto – grande sensibilità e determinazione nell’affrontare un problema serio come quello che sta interessando le famiglie colpite dalla crisi”. “Un grande apprezzamento lo vogliamo rivolgere a Ati e Sii – hanno detto le associazioni di consumatori – perché hanno fatto qualcosa che va oltre le loro spettanze e di questo glie ne va dato atto. Il bando rappresenta un’esperienza importante, rafforza la stima reciproca fra le parti e soprattutto diminuisce i contenziosi e le spese per il cittadino”.
Dal canto suo l’assessore Rometti ha elogiato l’iniziativa. “Si tratta di un’esperienza di grandissima importanza sociale – ha dichiarato – un’esperienza che la Regione sta seguendo molto attentamente per il suo valore e che dovrà essere esportata anche in altre zone dell’Umbria. Sotto questo profilo la Regione si farà carico di un’iniziativa che dovrà proprio estendere l’esperienza ternana ad altre realtà regionali”.
LA SII CONTRO LA CRISI – L’aumento delle situazioni di sofferenza a livello economico e quindi sociale è purtroppo un dato oggettivo che si riflette anche sulle utenze idriche. Per tale ragione la Sii, per aiutare le famiglie, mette a disposizione una serie di misure: la possibilità di poter pagare attraverso rateizzazioni sia fatture ordinarie particolarmente alte sia somme di più fatture eventualmente sottoposte anche a sollecito o distacco. Nel 2012 c’è stato un aumento significativo, rispetto agli anni precedenti, dovuto proprio alla crisi con 995 richieste di rateizzazioni, tutte concesse, contro le 668 del 2011 (+50%).
Altro elemento molto importante è quello delle rettifiche delle bollette fatturate. Nel 2012 sono state 2.184, 941 in più rispetto al 2011. La motivazione principale di questa tendenza risiede nella aumentata richiesta di sgravio per perdite occulte (559) e nella variazione dei componenti familiari (232).
La terza azione è la tariffa domestico-sociale, volta a rendere la bolletta “più leggera” per chi che si trova in difficoltà ed ha un reddito basso. Nel 2011 sono state complessivamente 1.435, mentre i distacchi sono stati solo 16 (1,11% del totale), poiché la gran parte delle situazioni è stata risolta con pagamenti o rateizzazioni. Occorre tener poi conto che 9 di questi distacchi erano riferiti ad utenze che avevano lasciato la casa e al fenomeno dell’ultima bolletta spesso inevasa per dimenticanza a causa di trasferimenti abitativi, sfratti o altre cause critiche.