Il ‘gioco’ non è nuovo. Spaventare degli anziani facendogli credere che i loro cari siano nei guai per convincerli a lasciarli entrare nelle loro case e derubarli. E’ quanto accaduto ieri ad una coppia di anziani coniugi, 85 anni lei e 87 lui, residenti in un appartamento a ridosso del centro storico di Spoleto.
La signora risponde al telefono e dall’altra parte una voce piuttosto distinta, a quanto sembra senza alcun particolare accento, comunica che il figlio ha avuto un incidente con il furgone, ha causato migliaia di euro di danni all’auto contro la quale si è scontrato e per giunta ha l’assicurazione scaduta. Per questo è in stato di fermo presso il comando dei Carabinieri, assistito dalla moglie e dal suo avvocato. L’unico modo per tirarlo fuori dai guai è pagare 3.500 euro in contanti.
Ovviamente, niente di tutto ciò è reale, ma la storia raggiunge il suo scopo: quello di far andare nel panico la signora. Lei chiede di parlare col figlio, o per lo meno con la nuora, ma “non è possibile – rispondono all’altro capo del telefono – sono con l’avvocato, trattenuti nelle stanze del Comando dei Carabinieri”. La signora però non ha a disposizione 3.500 euro in contanti. “Va bene anche un po’ di oro – la tranquillizza il truffatore – rimanga in linea mentre un nostro incaricato viene a casa sua a prenderlo”.
L’”incaricato”, con ogni probabilità, è già di fronte il portone e aspetta solo l’ok per suonare. La signora apre e gli consegna la scatolina con i preziosi che aveva preparato in tutta fretta. L’uomo, che la signora ricorda come un giovane vestito in blu con una valigetta, la afferra, ringrazia, e si dilegua in un istante. Alla scena assiste il marito della signora, che fino a quel momento non aveva sentito nulla perché si trovava nell’altra stanza col televisore acceso. Intuisce cosa stia accadendo, ma è ormai troppo tardi per fermare il ladro.
I coniugi chiamano allora il figlio, che ovviamente non è rimasto coinvolto in alcun incidente, e gli raccontano la storia. Questi allerta a sua volta i Carabinieri, quelli veri, che raggiungono l’appartamento e raccolgono la denuncia. Il valore dell’oro sottratto si aggirerebbe sui mille euro ma ancor più del valore economico conta quello affettivo. Tra i preziosi c’erano infatti l’anello di fidanzamento della signora e alcuni gioielli che le erano stati regalati dai figli e dai parenti.
I quali, rammaricandosi per l’accaduto, sono comunque sollevati per il fatto che nessuno si sia fatto male. “E’ stato un bene che mio suocero non si sia accorto in tempo della truffa – racconta a Tuttoggi.info la nuora – se avesse opposto resistenza le cose sarebbero potute andare molto peggio. Sappiamo che sarà difficile mettere le mani sugli autori di questa truffa – prosegue la signora – ma ci teniamo che la notizia sia divulgata per mettere in guardia tutte le potenziali vittime di questi beceri raggiri”.
(Immagine generica tratta da internet)