I rappresentanti di sei Regioni italiane si sono ritrovate questa mattina, venerdì 28, a Perugia, nella sede regionale del Broletto, per un seminario di lavoro dedicato ad un possibile coordinamento dei centri regionali di monitoraggio della sicurezza stradale.
Diverse regioni, afferma una nota della Regione, stanno avviando la realizzazione del Centro Regionale di Monitoraggio della Sicurezza Stradale. Si è ritenuto opportuno, dunque, avviare un confronto che consentirà di sviluppare strumenti e componenti dei sistemi informativi che rispondano alle esigenze di più amministrazioni, così da poter ripartire gli oneri e condividere i risultati.
Al seminario hanno partecipato i rappresentanti delle Regioni Basilicata, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Lombardia ed Umbria. Gli obiettivi sono quelli di promuovere una convergenza delle Regioni verso una tipologia omogenea di sistemi informativi, in grado di integrare, in un sistema unitario, diversi archivi settoriali riguardanti gli incidenti stradali, il sistema delle infrastrutture stradali (catasto delle strade, archivio dei ponti, gallerie, viadotti), il sistema della mobilità (volumi e composizione modale del traffico, comportamenti di guida a rischio, gli spostamenti collegati al lavoro), i fattori territoriali che incidono sulla sicurezza stradale, gli interventi a favore della sicurezza stradale e i loro risultati, le statistiche sanitarie relative alle vittime di incidenti stradali, i sistemi informativi sull’impatto del traffico su salute e ambiente, le iniziative in materia di educazione alla sicurezza stradale e di addestramento alla guida conservativa e sicura, ed ogni altro settore che possa contribuire a migliorare la comprensione dell’incidentalità stradale e delle sue cause e a rafforzare il governo della sicurezza stradale.
Questa “convergenza”, per i rappresentanti della Regione Umbria, rende possibile il raggiungimento di due ordini di obiettivi: uno, di natura economico finanziaria, riguarda la possibilità di ripartire gli oneri (non solo finanziari ma anche di impegno professionale) dello sviluppo delle diverse componenti e dei diversi strumenti dei sistemi informativi tra diverse amministrazione, condividendo però tutti i (o la maggior parte dei) risultati del processo di attuazione e sviluppo. L’altro, di natura funzionale, riguarda la possibilità di mettere a sistema e di condividere un patrimonio di strumenti, supporti, procedure di valutazione, costruito sulla base delle esigenze condivise delle Regioni e delle Amministrazioni locali, ponendo le basi per un rafforzamento del coordinamento intersettoriale e interistituzionale”.
Un percorso di questo tipo, sottolinea l’assessorato regionale, consentirebbe da un lato di contenere la spesa a parità di risultati e dall’altro di realizzare approfondimenti e sviluppi, basati sulle esperienze sin qui realizzate, che altrimenti non sarebbero realizzabili. La Regione Umbria vuole promuovere questa convergenza e fornire un supporto diretto condividendo con altre Regioni l’impostazione del sistema informativo sulla sicurezza stradale e, soprattutto, la predisposizione di strumenti e programmi per il governo dei diversi aspetti della sicurezza stradale, come, ad esempio i supporti alla rilevazione degli incidenti stradali da parte delle polizie locali, al miglioramento della gestione dei proventi contravvenzionali, alla individuazione delle maggiori criticità e delle alternative di intervento più soddisfacenti, gli strumenti per la messa in sicurezza della mobilità collegata al lavoro; i supporti per favorire un’attività di educazione alla sicurezza stradale più sistematica e più efficace. Su molti di questi aspetti, la Regione Umbria ha redatto la proposta di legge sulla sicurezza stradale, già approvata dalla Commissione consiliare competente dell’Assemblea legislativa dell’Umbria.