Dopo i fatti di sangue dell'altra notte, che hanno sconvolto l'opinione pubblica, le forze politiche ed il centro storico, anche il Pdl si pronuncia: questa mattina si è infatti tenuta la conferenza stampa del gruppo consiliare, il quale ha già chiesto un'interrogazione alla Giunta comunale per conoscere la posizione in merito alla sicurezza del cuore della città. Molti i temi sollevati, che sembrano essere in linea con quanto espresso dalla minoranza già prima della rissa dell'altra sera, e con la campagna di tolleranza zero. “Boccali eredita una situazione difficile dal precedente governo di Locchi”, ha detto Rocco Valentino. “Il tutto è partito con il degrado: rendere abitabili i fondi del centro storico, di appena 30 metri quadrati non ha aiutato la situazione. Solo dopo si è capito da chi erano occupati”.
Il gruppo incalza anche a proposito del ruolo della Polizia Municipale, in servizio al momento dell'accoltellamento, e ritorna a parlare della necessità di impiegare le forze dell'ordine per strada e non negli uffici. “La presenza per strada è davvero esigua”, afferma il gruppo e Valentino incalza: “perchè Boccali dopo la rissa non è venuto in centro? La sua presenza era necessaria”. Il Pdl chiederà inoltre alla Giunta “quali interventi hanno posto in essere nell’immediatezza dei fatti, dei quali è ragionevole pensare ne avrebbero dovuto avere percezione diretta, attraverso i monitor delle videocamere di sorveglianza e per l’evidente rumore degli atti di violenza in corso (spari, bottigliate, sprangate)”. Un rimando è stato poi fatto anche a proposito della risposta da parte del “popolo di facebook”, che ha espresso il suo dissenso e la propria voglia di avere un centro storico di nuovo vivibile: “si trasfosmassero in voti – ha detto Emanuele Prisco – sarebbe meglio”.
SI mobilita anche Alleanza Universitaria: “c'è bisogno di provvedimenti urgenti” afferma in un suo comunicato, “la cittadinanza è esasperata”. Per i membri dell'alleanza si tratta infatti “dell’ennesima vergognosa rissa tra spacciatori di ieri notte, che è, se ancora ce ne fosse bisogno ribadirlo, uno dei perché dell’emorragia di iscrizioni a Perugia. Da una parte c’è il Comune che sostiene che l’Università è importante per la città, ma dall’altra non fornisce nessun servizio agli studenti”.