Sicurezza: Ferdinandi chiede il Comitato provinciale e sollecita Prisco sul prefetto, opposizione all'attacco

Sicurezza: Ferdinandi chiede il Comitato provinciale e sollecita Prisco sul prefetto, opposizione all’attacco

Massimo Sbardella

Sicurezza: Ferdinandi chiede il Comitato provinciale e sollecita Prisco sul prefetto, opposizione all’attacco

La sindaca: sia nominato il prefetto. Il centrodestra: la situazione è fuori controllo e manca un assessore delegato
Sab, 01/03/2025 - 08:58

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Dopo la violenta rissa, finita nel sangue con feriti e arresti, avvenuti domenica scorsa nella zona della stazione Fontivegge fra gruppi di giovani sudamericani, la sindaca Vittoria Ferdinandi, come aveva anticipato il consigliere delegato alla sicurezza, Antonio Donato, ha inviato una formale richiesta alla Prefettura al fine di sollecitare la convocazione urgente del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica. Una richiesta volta a promuovere – si legge in una nota del Comune – azioni specifiche tese a favorire un maggior controllo del territorio, specie in riferimento al quartiere di Fontivegge e ai locali notturni della zona.

“Ritengo doveroso – sottolinea la sindaca – fare appello in queste ore al governo, a partire dal sottosegretario agli Interni, Emanuele Prisco, affinché si attivi per assicurare che possa essere nominato, quanto prima, il nuovo prefetto di Perugia, a cui spetta la convocazione e la presidenza del Comitato”.

“L’amministrazione – prosegue Ferdinandi – comunale rimane impegnata ogni giorno con determinazione sui temi della sicurezza, tanto da decidere di incrementare il personale della Polizia Locale attraverso un concorso attualmente in fase di conclusione. Abbiamo chiesto ai nostri agenti di intensificare i servizi di pattugliamento in strada, specialmente nei quartieri più sensibili. In questi mesi abbiamo collaborato attivamente con il Comitato per l’Ordine e la Sicurezza, dove sono state condivise e proposte azioni decise in accordo con il Prefetto e le Forze dell’ordine. Tenuto conto della delicatezza del momento e la preoccupazione che certi episodi hanno destato nella popolazione – conclude – è necessario mettere in campo un’azione coordinata tra le istituzioni competenti e rispondere con efficacia alle problematiche emerse”.

Opposizione all’attacco

Parole che però non rassicurano l’opposizione di centrodestra, che in una conferenza stampa ha accusato: “La situazione è fuori controllo e l’amministrazione continua a far finta di nulla. La sicurezza in città è ormai un’emergenza e la sindaca non può più nascondersi dietro annunci poco chiari e pochi fatti, a dispetto di una comunità che vive nella paura, come a Fontivegge, ma che oggi è così anche in altri quartieri di Perugia”.

L’opposizione torna a criticare la scelta di non aver assegnato la delega alla sicurezza ad un assessore. Parla di nucleo della polizia locale “depotenziato” e punta l’indice contro la decisione di togliere ai vigili il teaser. Così come il fatto di aver disatteso i rinnovi delle ordinanze anti prostituzione e anti alcool. Aspetto, quest’ultimo, sul quale, dopo l’ultima rissa a Fontivegge, l’amministrazione comunale si dice pronta ad intervenire, con una stretta sui locali.

L’ex assessore Clara Pastorelli chiede anche di dare attuazione rapida alle modifiche apportate dalla Assemblea Legislativa dell’Umbria alla legge regionale sul commercio. “Azione – ha specificato – che non è stata possibile attuare nella scorsa consiliatura per il sopraggiunto termine del mandato amministrativo”. Una normativa che amplia i margini di discrezionalità delle Amministrazioni locali nella gestione, anche preventiva, delle licenze per le attività commerciali e attribuisce ai sindaci la facoltà di disporre di ordinanze finalizzate a superare situazioni di degrado del territorio, pregiudizio del decoro o della vivibilità urbana, anche intervenendo sugli orari di apertura dei punti vendita e sulla regolamentazione della somministrazione degli alcolici e dei superalcolici.

Proprio durante la conferenza stampa si è appresa la notizia della possibile chiusura del reparto Prevenzione crimine Umbria-Marche, denunciata da Massimo Bici, segretario provinciale Siulp. Tutti i consiglieri hanno dichiarato che avrebbero subito allarmato il sottosegretario Emanuele Prisco per una suo immediato intervento presso il Dipartimento di Pubblica sicurezza.

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