Dopo il sisma aveva perso il lavoro, anche la Caritas si era mobilitata per lui. Poi la malattia e la tragedia in casa per una sigaretta
La città di Norcia, ma anche quella di Ceprano (Frosinone) di cui era originario, piangono la morte di Daniele Gianfermi, 34enne morto all’ospedale Sant’Eugenio di Roma mercoledì dopo un tragico incidente avvenuto nella sua abitazione. Secondo quanto è stato ricostruito dai carabinieri della Compagnia di Norcia, il giovane, che da qualche tempo aveva seri problemi di salute, ha acceso una sigaretta mentre era attaccato ad un macchinario per l’ossigeno. Si è sprigionata una fiammata improvvisa che lo ha investito, provocandogli delle serie ustioni. In quel momento nell’abitazione c’era un familiare che ha dato l’allarme al 118: Daniele è stato così trasportato prima all’ospedale di Terni e poi al centro specializzato di Roma, dove dopo una settimana di agonia è ieri deceduto.
Grande il cordoglio che ha destato la notizia del decesso dell’uomo, era infatti molto conosciuto a Norcia. Dopo aver lavorato per alcuni anni un supermercato, aveva aperto una norcineria nel centro di Norcia. Con il terremoto del 2016 aveva perso il lavoro per via dei locali inagibili. Si era comunque rimboccato le maniche ed aveva avviato un’attività di ambulante di prodotti tipici. A sostenerlo era intervenuta anche la Caritas attraverso un contributo per l’acquisto del furgone per questa nuova attività. Negli ultimi anni, poi, Daniele Gianfermi aveva avuto dei problemi di salute, che lo costringevano appunto ad una terapia con l’ossigeno. Poi, il 12 aprile scorso, l’incidente in casa in cui aveva riportato gravissime ustioni che si sono rivelate fatali.