Si spacciava per turista ed invece nella camera di un albergo di San Sisto è stato trovato un pluripregiudicato ricercato da diverso tempo. Ieri pomeriggio le “Volanti” hanno così arrestato S. A. S., serbo del 1968, in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura di Modena per scontare la pena di oltre un anno di reclusione.
Verso le 15, da una verifica del Sistema Alloggiati, alimentato dalle schede delle presenza negli alberghi cittadini, la Sala Operativa della Questura ha avuto notizia della presenza di un montenegrino, J. Z. del 1966, presente in un residence di San Sisto; nei suoi confronti la Questura di Pesaro aveva diramato le ricerche finalizzate alla notifica del provvedimento di divieto di ritorno nel comune di Pesaro. In breve sul posto, gli agenti delle Volanti sono entrati nell’appartamento dove era alloggiato il J. Z. e hanno capito che lo stesso era in compagnia di un serbo che esibiva un passaporto con le generalità di S. A. S. del 1968, sconosciuto agli archivi di polizia.
Siccome lo stesso mostrava una buona conoscenza dell’italiano, e aveva numerosi visti sia in ingresso che in uscita dal territorio nazionale, i poliziotti decidevano di approfondire gli accertamenti e pertanto accompagnavano i due, che risultavano giunti in Italia da pochi giorni come attestato dai timbri sul passaporto, in Questura. Dai successivi riscontri fotosegnaletici, è merso poi che il S. A. S., oltre che denunciato e arrestato soprattutto al Nord Italia svariate volte per reati contro il patrimonio e contro la fede pubblica, sotto un alias con le generalità di G. M., sloveno del 1971, risultava destinatario di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura di Modena per espiare la pena di un anno e due mesi di reclusione per falsificazione ed esibizione di documenti contraffatti.
Ultimate pertanto le formalità di rito, al J. Z. è stato notificato il divieto di ritorno a Pesaro, mentre il S. A. S. condotto nel carcere di Capanne dove sconterà la sua pena.