Ci sono voluti alcuni mesi, ma alla fine gli agenti della polizia sono riusciti ad individuare uno dei due autori di una truffa, una truffatrice seriale, nella cui rete era finito il titolare di un centro scommesse a cui erano stati rubati circa duemila euro.
I fatti sono avvenuti il 14 aprile scorso a Sferracavallo di Orvieto: un uomo ed una donna erano infatti entrati nel centro scommesse “StanleyBet” e, parlando esclusivamente in lingua inglese, si presentavano al titolare dell’esercizio come due facoltosi turisti provenienti dai paesi Arabi asserendo di essere collezionisti di carta moneta estera. In particolare, i due riferivano di essere alla ricerca di banconote italiane contrassegnate da un particolare numero di serie.
Vista l’affabilità e la cordialità con la quale si rivolgevano, il titolare del centro scommesse aveva acconsentito a far ispezionare il denaro stipato in cassa dalle due sedicenti persone che, con estrema destrezza, riuscivano ad impossessarsi, un po’ alla volta, di denaro contante per un importo complessivo pari a duemila euro.
I due, con una tecnica poco chiara ma efficace, hanno distratto l’attenzione della vittima per tramite di un insieme di elementi quali, un’accentuata gestualità, un utilizzo di linguaggio poco comprensibile ed una concomitante e continua distrazione dell’interlocutore. Le due persone si presentavano abbigliate elegantemente, sfoggiando l’uomo un orologio di apparente ingente valore, mentre la donna aveva una profonda scollatura nella camicetta. Dopo aver sottratto il denaro suindicato, la coppia lasciava l’esercizio commerciale, facendo perdere le proprie tracce.
Dalle indagini immediatamente avviate dalla Polizia di Stato, dall’analisi del modus operandi e da altre tecniche info-investigative messe in campo dagli uomini dell’Anticrimine del Commissariato di Orvieto, diretto dal Vice Questore Aggiunto Dott. Antonello Calderini, si acquisivano elementi investigativi che portavano all’individuazione di una rosa di soggetti dediti a tali reati. Le articolare indagini hanno consentito di individuare la donna come facente parte di un’organizzazione criminale dedita a perpetrare truffe, rapine e furti con destrezza, sia sul territorio nazionale che su quello estero. Sono in corso ulteriori accertamenti per risalire all’individuazione del complice.