Cronaca

Si finge affiliato della ‘ndrangheta per rapinare fidanzatini, 20enne condannato a 2 anni e 8 mesi

E’ stato condannato a 2 anni e 8 mesi di carcere il 20enne che, lo scorso 16 ottobre, aveva rapinato una coppia di fidanzatini a Sansepolcro spacciandosi per un affiliato di spicco della ‘ndrangheta.

Il giovane, un italiano residente a San Giustino, la stessa sera, a partire dalle 23.30, aveva anche inseguito con l’auto un’altra potenziale vittima, un coetaneo di Città di Castello. Il tifernate aveva cercato subito di seminarlo e ne era nato un vero e proprio inseguimento, ma alla fine era riuscito a sfuggirgli raggiungendo una vettura dei carabinieri poco lontano.

Sfumato il primo obiettivo il 20enne sangiustinese, un’ora più tardi, aveva quindi deciso di cercare altri bersagli, poi individuati in un 17enne e in una 18enne seduti su una panchina in Largo Porta del Ponte. Per terrorizzare i due malcapitati fidanzati il giovane avrebbe quindi detto loro di essere della ‘ndrangheta, minacciando di chiamare altri membri del clan per fargli del male se non gli avessero consegnato tutti i soldi.

Lo scarno bottino di soli 25 euro aveva però spinto il rapinatore a schiaffeggiare la ragazza e sfilarle gli occhiali da vista dal valore di 500 euro. Appena 20 minuti dopo il furto i carabinieri erano riusciti a rintracciare ed arrestare il 20enne, poi liberato in attesa di giudizio. La sentenza è stata emessa venerdì mattina (19 gennaio), con la condanna definitiva a 2 anni e 8 mesi di carcere, provvedimento eseguito dai carabinieri di Sansepolcro in collaborazione con i colleghi del Nucleo Investigativo di Arezzo.