Si è tolto la vita, impiccandosi questa mattina nella sua cella del carcere di Capanne, Luciano Naticchi, condannato a sei anni e 8 mesi di reclusione e al ricovero in una Rems a fine pena per aver strangolato nel sonno la madre, Ofelia Tiburi.
L’omicidio era avvenuto a Montelaguardia, nell’abitazione che la donna condivideva con il figlio 60enne, da poco in pensione. L’uomo non aveva fornito alcuna spiegazione sul gesto.
A dare notizia del suicidio è l’Osapp (Organizzazione sindacale autonoma polizia penitenziaria) attraverso il segretario Leo Beneduci, il quale sottolinea la carenza di un sistema “che non garantisce più né la funzione rieducativa della pena né l’incolumità fisica di chi è detenuto e di chi lavora nelle carceri italiane“.
Il sindacato invoca immediati provvedimenti, non solo legislativi, per “guarire il sistema penitenziario italiano“.