Il duomo di Spoleto ha ospitato mercoledì mattina i funerali di Mario Marcelli, morto martedì dopo una breve malattia. Novantadue anni, Marcelli si è spento serenamente tra l’affetto dei suoi cari. Il suo nome in città è indissolubilmente legato a quello del mondo cinematografico ed in particolar modo al Cinema Corso.
Fu la sua famiglia, infatti, a portare il cinema a Spoleto, negli anni ’50 del XX secolo. Nato negli Stati Uniti, Mario insieme alla madre Italia ed al papà Ernesto tornò nella cittadina umbra alla fine degli anni ’40. Qui costruirono – su progetto dell’architetto Ildebrando Savelli, uno dei più famosi architetti di sale cinematografiche di quei tempi – il Cinema Corso, inaugurato nel 1952; quindi il Cinema Fiamma, il cui nastro fu tagliato due anni dopo.
Diversi gli aneddoti che legano Mario Marcelli ai più grandi attori italiani del Dopoguerra, tutti transitati per quella che poi divenne la città del Festival dei Due Mondi. Dal suo cinema – il “Corso” contava oltre 700 posti, con platea e galleria – passarono Sofia Loren, Alberto Sordi, Vittorio De Sica, Anna Magnani. Proprio De Sica fu protagonista di una particolare proiezione a Spoleto del film “L’oro di Napoli”, con Silvana Mangano. Si sedette infatti tra il pubblico e fece proiettare due finali diversi: voleva capire qual era quello che piaceva di più agli spettatori.
La vita di Mario Marcelli è stata legata al Cinema Corso fino alla sua chiusura, avvenuta nel 2013.
Membro del Lions Club e dell’associazione Amici di Spoleto, Marcelli era molto conosciuto e stimato, sempre impegnato per la città in maniera semplice e silenziosa. Appassionato di storia e di botanica, è stato uno degli ultimi grandi spoletini, come lo ha definito Domenico Benedetti Valentini nelle ultime ore.
Alla moglie Maria Teresa, con cui era sposato da 49 anni, ai figli Filippo ed Alessandra, al genero Alessandro Casali e agli amatissimi nipoti l’abbraccio della redazione di Tuttoggi.info.