Cavalli “anti-violenza” a Città di Castello, dove ieri sera lo spettacolo all’anfiteatro del parco Langer ha mandato un'importante messaggio
Città di Castello “capitale” dei cavalli e allevamenti di qualità, ieri sera (9 settembre) ha detto “no” alla violenza sulle donne e al bullismo e lo ha fatto in maniera inedita, attraverso uno spettacolo equestre sotto le luci dell’anfiteatro del parco comunale Alexander Langer, dove è in corso di svolgimento fino a stasera la 53^ Mostra Nazionale del Cavallo.
Uno spettacolo equestre – “Cavalli ed Eleganza” – “mozzafiato”, a tratti commovente, unico di questo genere, firmato da Nico Belloni, regista della manifestazione, nel quale gli animali, con esibizioni in libertà insieme a giovani donne, sono stati i veri ambasciatori di un messaggio di ferma condanna delle aggressioni che stanno proliferando negli ultimi giorni. Un originale appello e una scossa culturale che ristabilisca i fondamenti della convivenza civile.
Protagonista della serata “anti-violenza” Chiara Cutugno, 33enne eugubina, docente di Zootecnia presso l’istituto agrario di Città di Castello e Gubbio, artista equestre specializzata nel lavoro in libertà da terra e senza briglie, attraverso figure di alta scuola. In sella a Desideria, cavalla bianca, purosangue lusitano di 9 anni, Chiara ha indossato il corpetto dorato, pantaloni neri e nastri “rossi” nei capelli come la dea delle Amazzoni: una donna che con il suo cavallo si libera dalla violenza culturale e fisica di cui è vittima nella società, in una esibizione di rara intensità e sensibilità.
“Per me è stato un onore portare questo messaggio attraverso lo spettacolo ‘La regina delle amazzoni’ – ha dichiarato Chiara al termine dell’applaudito spettacolo – che, se letto in chiave metaforica, vuole rappresentare tutte le donne, guerriere che affrontano le sfide di ogni giorno, che devono combattere violenze non solo fisiche e/o sessuali ma anche psicologiche e/o economiche altrettanto devastanti. Quando ho liberato il mio cavallo da ogni strumento artificiale creato dall’uomo, come sella e finimenti, abbiamo voluto rappresentare un lieto fine dove la donna creatura nata libera come il cavallo, viene liberata da ogni violenza e sopruso. La violenza contro le donne infatti rappresenta un importante problema di sanità pubblica, oltre che una violazione dei diritti umani. Il problema è culturale e di educazione e io come madre di Michelangelo mi impegnerò in primis a educarlo nel rispetto della donna”.
Sotto la guida del tecnico federale Alessia Germoni, poi, giovanissimi campioni dell’equitazione sono stati i protagonisti dell’esibizione contro il bullismo, con cui, a pochi giorni dalla ripresa delle lezioni nelle scuole, invieranno nella simbiosi con i loro magnifici cavalli un monito ai bambini e ai ragazzi a dare significato ai valori del rispetto e dell’amicizia, mentre si compie insieme un percorso di istruzione fondamentale per il futuro.
“Da oltre mezzo secolo la Mostra del Cavallo ha una proiezione nazionale che ne fa un evento di riferimento per il movimento equestre, che parla al cuore e alle passioni di tantissime persone di tutte le età ed è giusto si prenda la responsabilità di inviare un messaggio di civiltà, di rispetto e di libertà nel segno dell’amore che unisce gli animali a donne e uomini”, ha sottolineato il sindaco di Città di Castello Luca Secondi, insieme al presidente dell’Associazione Mostra Nazionale del Cavallo Marcello Euro Cavargini, parlando con soddisfazione dell’“importanza di dare continuità a un evento che fa parte della tradizione culturale del nostro territorio ed è un volano di sviluppo economico per il movimento dell’allevamento e dell’equitazione della vallata”.