Perugia

Settimana Mondiale della Tiroide 2018, a Perugia incontro professionisti e associazione pazienti

Le malattie della tiroide hanno un forte impatto sociale, in considerazione di una patologia che colpisce circa il 20% della popolazione, con prevalenza di donne,  con l’Umbria che ne è particolarmente colpita per assenza di iodio.  Per fare  il punto sui percorsi assistenziali,  professionisti e associazioni dei pazienti si sono ritrovati presso la  sala convegni del Residence “Daniele Chianelli”: “Sempre più persone scoprono incidentalmente le patologie legate ad un cattivo funzionamento della tiroide e per questo  necessitano del supporto dello specialista – ha sostenuto  l’endocrinologo, esperto in tireopatie  prof. Efisio Puxeddu- . Tenuto conto di una frequenza  cosi elevata, è necessario rafforzare le conoscenze interdisciplinari, avvalendosi del volontariato”.

L’incontro  di venerdì 18 maggio, come riferisce una nota dell’ufficio stampa dell’Azienda Ospedaliera di Perugia, è stato organizzato dalla onlus “La Lumaca”, attiva da 17 anni, che ha coordinato tutte  iniziative della  Settimana Mondiale della Tiroide 2018 .

“I professionisti con i quali ci interfacciamo -dice la presidente Anna Maria  Biancifiori – hanno ben compreso che  i pazienti oltre le terapie  necessitano di una rassicurante  umanizzazione. La stretta relazione del gruppo multidisciplinare, di cui fanno parte  gli esperti di  endocrinologia, chirurgia toracica, anatomia patologica e  medicina nucleare, permette di prendere in carico il paziente e seguirlo in tutte le fasi della malattia, così sollevandolo dalla burocrazia”.

I  medici  intervenuti, Isabella Sabalich, Cristina Tranfaglia, Barbara Palumbo, Massimo Dottorini, Giuseppe Murdolo ,Massimo Monacelli, Miche D’Ajello, Renato Colella , Silva Morelli ed Efisio Puxeddu nei loro interventi hanno  sottolineare  l’importanza del ruolo dei volontari della “ Lumaca” quali facilitatori della loro attività  “In molti casi – è stato detto- si crea  con i pazienti una  relazione che va oltre la malattia, fino ad arrivare all’amicizia”.