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Sesso in chat, don Vincenzo resta in carcere e la Curia avvia l’investigatio

Don Vincenzo resta in carcere. Per il gip (il giudice per le indagini preliminari) il parroco di San Feliciano accusato di praticare sesso in chat, anche con minorenni, in cambio di soldi, c’è il rischio di reiterazione del reato di prostituzione minorile, per il quale don Vincenzo Esposito è accusato, insieme alla mamma del minorenne che si mostrava nudo davanti al pc.

Don Vincenzo Esposito, a seguito dell’indagine condotta dai carabinieri di Termini Imerese, dallo scorso 2 agosto si trova nel carcere di Spoleto.


Sesso in chat tra il prete
e minorenni: le intercettazioni


Questa mattina, mercoledì 18 agosto, a due settimane dall’arresto, la Curia ha annunciato che il cardinale arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, Gualtiero Bassetti, “a fronte della gravità della notizia, ha ritenuto doveroso dare avvio all’investigatio previa in ottemperanza a quanto previsto, in casi del genere, dalle norme canoniche”.

I fatti contestati sarebbero avvenuti in Sicilia. Ma i parrocchiani di San Feliciano, soprattutto coloro che hanno figli, sono preoccupati. Il sindaco Chiodini ha invitato chi avesse informazioni a collaborare con gli inquirenti.

Il cardinale Bassetti aveva incontrato i fedeli a San Feliciano, condannando il “degrado umano” di quella vicenda. Non solo, in occasione della festività dell’Assunta, il presidente della Cei e arcivescovo di Perugia – Città della Pieve aveva invitato sacerdoti, religiosi e comunità parrocchiali a momenti di preghiera e messe di “riparazione” e in solidarietà nei confronti dei fedeli della parrocchia finora guidata da don Vincenzo Esposito e per le sofferenze da loro provate dopo l’arresto del sacerdote.