L'ex parroco di San Feliciano, uscito dal carcere di Spoleto, da ottobre si trova ai domiciliari in una comunità per il recupero per sacerdoti
Giudizio immediato per don Vincenzo Esposito, l’ex parroco di San Feliciano di Magione accusato di prostituzione minorile. Il religioso era stato arrestato perché avrebbe pagato per fare sesso online con quattro ragazzi siciliani, all’epoca minorenni. Le indagini hanno coinvolto anche la madre di una delle presunte vittime.
L’inchiesta era partita dalla Sicilia e lo scorso agosto il sacerdote era stato arrestato e trasferito nel carcere di Spoleto. La Curia di Perugia-Città della Pieve si è subito messa a disposizione perché la verità venga accertata, avviando anche un’indagine interna. Lo stesso cardinale Bassetti aveva incontrato i fedeli di San Feliciano, ovviamente turbati per l’accaduto, e poi accompagnato il nuovo parroco, don Engjell.
Nel frattempo da ottobre don Vincenzo era uscito dal carcere con la concessione degli arresti domiciliari, in una struttura di recupero per sacerdoti, pur con l’obbligo di portare il braccialetto elettronico.
Ora per don Vincenzo, difeso dall’avvocato Renato Vezzana, ci sarà il giudizio immediato sulla base di quanto raccolto nel corso delle indagini.