Servizio 118 Trasimeno, direttore regionale sanità Braganti in Commissione

Servizio 118 Trasimeno, direttore regionale sanità Braganti in Commissione

Redazione

Servizio 118 Trasimeno, direttore regionale sanità Braganti in Commissione

Gio, 24/06/2021 - 10:58

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il direttore regionale Braganti ha rassicurato circa la disponibilità di un medico nei casi segnalati come codice arancione o rosso

La situazione sanitaria nel Trasimeno, ed in particolar modo il servizio di 118, al centro della riunione di Terza commissione regionale. Martedì si è infatti svolta l’audizione richiesta da Simona Meloni (Pd – vicepresidente dell’Assemblea legislativa) sulle problematiche derivanti dalla riduzione degli operatori sanitari nel territorio del lago Trasimeno.

Presenti il Direttore regionale della sanità umbra, Massimo Braganti e il presidente della Giunta dell’Unione dei Comuni del Trasimeno, Giulio Cherubini, sindaco di Panicale, in rappresentanza di tutti i sindaci del territorio.


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Aveva destato allarme la notizia del 118 senza medico a bordo nel territorio lacustre, e il direttore regionale Braganti ha rassicurato circa la disponibilità di un medico nei casi segnalati come codice arancione o rosso, mentre i codici gialli saranno curati o trasportati in ospedale dall’ambulanza, come avviene già in molti altri territori. Il direttore si è detto disponibile anche al confronto con i sindaci e la presidente della Commissione Eleonora Pace ha detto che la Commissione Sanità dell’Assemblea li inviterà in audizione per una analisi di dettaglio delle problematiche della sanità lacustre, in vista della predisposizione del nuovo Piano sanitario regionale.

Simona Meloni ha ricordato che il territorio del lago Trasimeno “negli anni ha dovuto subire alcune scelte di politica sanitaria che hanno impoverito o tagliato i servizi, e l’emergenza dovuta alla pandemia non ha fatto altro che acutizzare le difficoltà. Vorremmo invece fare tesoro delle esperienze maturate e assicurare al territorio servizi dotati di specialisti che siano anche vicini al cittadino del lago e ai turisti. È importante anche dialogare con i sindaci di tutto il territorio e per questo abbiamo chiesto che fosse ascoltato anche il presidente della Giunta dell’Unione dei Comuni del Trasimeno, Giulio Cherubini, sindaco di Panicale”.

Cherubini ha dapprima ringraziato la Direzione regionale della Sanità “per avere trovato una soluzione tempestiva al problema del servizio 118 nel territorio di Passignano e Castiglione del lago, in modo da non generare disservizi particolari per le comunità”. Poi ha elencato alcuni punti cruciali su cui impegnarsi per migliorare alcuni servizi: “il problema – ha detto – è la diminuzione negli anni, dal 2014, delle prestazioni sanitarie, anche sui livelli essenziali. Al momento mezzo territorio del Trasimeno è senza cure palliative, servizi di prossimità domiciliari, l’altra metà si avvale di una convenzione con una benemerita associazione di volontariato che supplisce con medici nelle cure palliative. Abbiamo perso 4 figure apicali e altre figure importantissime, nella medicina ospedaliera, nella chirurgia, anche in pneumologia, fisioterapia cardiologia, infermieristica, è stato perso personale di qualità. Fra i livelli essenziali non ci sono figure specialistiche che possano valutare le situazioni, dobbiamo dare risposte ai minori ma mancano le specialistiche necessarie. Altre problematiche vi sono sui Centri di salute, con il completamento dei lavori a Castiglione del lago e a Città della Pieve, poi i Centri salute di Magione e Tavernelle, quest’ultimo per tanti anni certificato da vari report come primo o secondo per prestazioni eseguite, ora quasi completamente smantellato. Tante nostre richieste sono confluite in un documento concertato fra tutti i sindaci con i consiglieri regionali Simona Meloni (Pd) e Eugenio Rondini (Lega), successivamente approvato dall’Aula, inerente la riqualificazione dei vari presidi sanitari”.

Il Direttore Braganti ha assicurato che prenderà atto delle proposte e non mancherà interlocuzione con i sindaci. Confermata la “estrema difficoltà nel reperimento del personale. Fino a due mesi fa ero in Friuli – ha detto – cercando disperatamente medici e infermieri e, con lo sblocco dei concorsi dovuto all’emergenza pandemica, sono riuscito a tirare dentro circa 700 professionisti su 1600, perché la loro priorità è avvicinarsi alla zona di residenza. C’è un gran movimento di assunzioni ma anche di cessazioni e pensionamenti. Stiamo cercando di riattivare procedure concorsuali per garantire tutti i servizi. Stiamo anche attivando procedure per una convenzione che garantirà la presenza di medici palliativisti e di infermieri che lavoreranno in modo integrato con i medici di medicina generale. Siamo in grado di coprire i turni del 118 in tutta l’area del Trasimeno”.

È intervenuto anche il consigliere della Lega Eugenio Rondini, promotore della mozione sul Trasimeno precedentemente approvata in Aula, il quale ha ringraziato il Direttore della sanità regionale “che dovrà farsi in quattro per trovare il personale sanitario che manca e per la disponibilità dimostrata nel voler comprendere appieno quali sono le esigenze di un territorio molto vasto e piuttosto depauperato nei servizi sanitari nel corso degli ultimi anni. Sarà molto importante agire insieme ai sindaci dei territori, che sono i primi ad ascoltare le lamentele dei cittadini e a conoscere i problemi legati a carenza di servizi”. PG

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