Ancora al palo le nomine per i nuovi Atc in Umbria. Con le associazioni che hanno indicato i propri nominativi – pur con diverse difficoltà interne – è la politica che ancora non ha trovato la quadra. Nell’incrocio tra i nominativi già indicati dalla Regione ed i tre che spettano all’Anci (cioè ai Comuni umbri), occorre infatti rispettare gli accordi tra i partiti.
Con il rischio, però, qualora il confronto dovesse prolungarsi ancora, di non arrivare ad un assetto definitivo per i nuovi Atc in vista dell’apertura della caccia di selezione a metà giugno.
Una volta indicati i nuovi membri, infatti, ci sono 45 giorni di tempo per scegliere la nuova guida. Sulla quale, ad eccezione di uno degli Ambiti, non è stato trovato un accordo tra la politica e le associazioni.
E in tutto questo pesa anche l’incognita delle possibili impugnazioni in base alla rappresentatività delle associazioni e quindi alla conseguente assegnazione dei posti. Con Federcaccia che rischia di perdere un membro in seno all’Atc 3 del Ternano a favore di Enalcaccia. Ma che d’altra parte, qualora a livello nazionale volesse far valere i propri numeri sul territorio come avvenuto in Toscane e in Abruzzo (dove si è pronunciato il Consiglio di Stato), porterebbe a rivedere completamente l’assegnazione dei posti disponibili anche in Umbria, con molte associazioni che vedrebbero sparire del tutto la propria rappresentanza.
Insomma, un quadro ancora incerto, che preoccupa i cacciatori umbri.