Una vera e propria strage di animali quella che si sta verificando in queste settimane nella Valle del Niccone a causa dei tristemente noti bocconi killer.
Per fermare questo allarmante fenomeno, concentrato tra il Comune di Lisciano Niccone e la limitrofa frazione cortonese di Mercatale (sponda toscana), si è formato un comitato di cittadini che, con una raccolta firme – già raggiunte quota 250 sottoscrizioni -, chiede di intervenire con azioni concrete.
La zona “peggiore” è il sentiero lungo il torrente Niccone, dove nel’lultimo mese già cinque cani hanno perso la vita ingerendo altrettante polpette. Ma non è finita qui, perché solo in quest’area circoscritta sono stati ritrovati morti anche numerosi animali selvatici, tra cui volpi, cinghiali, istrici, un tasso e perfino gli uccelli. Una situazione davvero sfuggita di mano…
“I bocconi avvelenati hanno una portata molto più grande di quanto si possa credere – ci dicono i rappresentanti del comitato – La popolazione nella valle non riceve alcuna informazione a riguardo. Non esistono statistiche su quanti animali siano già morti a causa di questa vergognosa pratica. Perché se un cane viene avvelenato si avvertono USL e veterinario ma tutto rimane segreto e sembra che ci siano solo singoli casi sporadici. Ma l’entità degli avvelenamenti è ben maggiore e, soprattutto, ciò che è inquietante è che ormai è diventata una pratica abituale. Chi avvelena animali dovrebbe capire che sta rivendicando un potere pericoloso per gli altri. Gli avvelenatori non possono reclamare la valle solo per loro”.
L’appello del Comitato ai Comuni di Lisciano Niccone e Cortona – ci tengono a sottolineare i cittadini – ha quindi due significati: “Da un lato, si tratta di mostrare la nostra presenza e far capire agli avvelenatori che non possono reclamare il sentiero solo per sé stessi, e che i proprietari dei cani devono poter passeggiare liberamente senza la paura di poter perdere il loro amico a 4 zampe”.
E qui interviene la petizione, che vuole soprattutto fare un’ulteriore pressione sui Comuni: “Altrimenti non succederà mai nulla, – aggiungono – e gli avvelenatori non saranno mai portati alla luce. È quindi importante che adesso le amministrazioni prima di tutto puliscano i sentieri, completamenti abbandonati e invasi dalla vegetazione. Servirebbero anche controlli periodici con i cani addestrati a rilevare i bocconi ma gli avvelenatori avrebbero comunque molteplici possibilità di continuare con la loro barbara pratica. Ecco perché chiediamo a gran voce anche le telecamere di sorveglianza”.