Il capogruppo Pd è tornato a parlare dell'impianto a quasi un anno di distanza dall'incidente che ha coinvolto mamma e figli "O semaforo svolge sempre suo dovere oppure va rimosso prima che succeda qualcosa di irreparabile”
A quasi un anno esatto dall’incidente che ha coinvolto mamma e figli, si torna a puntare il dito contro il semaforo di viale Europa.
A farlo è stato Mirko Pescari (Pd) durante le comunicazioni dell’ultima seduta del Consiglio comunale, ricordando proprio quel drammatico investimento del giugno 2020 e segnalando come i residenti continuino a denunciarne la pericolosità.
Il semaforo, all’altezza dell’incrocio con via Gino Bartali, è sempre spento o lampeggiante ed è posto lungo una delle strade più trafficate della città, via di comunicazione principale da e per la E45 e la zona industriale ma Pescari fa notare come questo “si accende all’improvviso per regolare il passaggio pedonale e l’uscita dei mezzi del vicino distaccamento dei Vigili del Fuoco, costituisca un problema più grande di quello che dovrebbe risolvere con la sua funzione”.
“Credo sia necessaria una soluzione diversa: o il semaforo svolge quotidianamente e costantemente il suo dovere – con implicazioni da valutare sulla viabilità – oppure va rimosso e riportata l’ordinaria regolamentazione del passaggio pedonale con le strisce, perché allo stato attuale delle cose è un inganno! Va rimosso prima che succeda qualcosa di irreparabile”, ha concluso Pescari.