Ultimo consiglio comunale con i consiglieri di minoranza che disertano la seduta a Sellano. Nei giorni scorsi infatti si è tenuta l’ultima assise prima delle elezioni del 26 maggio, quando a ‘sfidarsi’ saranno le attuali maggioranza e minoranza (l’attuale sindaco Attilio Gubbiotti contro Antonio Guerrini), che appunto si contenderanno lo scettro della città.
Stupore, quindi, da parte della maggioranza per l’assenza totale dei consiglieri di minoranza al consiglio chiamato ad approvare l’atto più importante dell’anno: il bilancio di previsione 2019.
La presa di posizione della minoranza consiliare non ha convinto il primo cittadino del piccolo comune della Valnerina, Attilio Gubbiotti, che sostiene: “essere assenti per la riunione consiliare conclusiva dei 5 anni di mandato, sicuramente dimostra poco senso di dovere e di responsabilità, ma soprattutto denota incoerenza con ciò che la minoranza attuale sta promettendo ai cittadini in campagna elettorale”.
“La politica e le relative scelte – continua il Sindaco – si fanno nelle sedi opportune come previsto dalle nostre leggi nazionali, non ci si può tirare indietro davanti al nostro dovere di guidare la macchina comunale, dovere che dobbiamo adempiere per i nostri concittadini, che sono gli stessi chiamati a votare il 26 maggio 2019”.
La decisione di tale assenteismo genera molte perplessità e sicuramente grande polemica per coloro che “verranno”: ci si deve sempre chiedere se chi non si è voluto assumere alcuna responsabilità per decidere le tariffe, le aliquote tributarie e tutti gli oneri economici che dovranno gravare nei confronti dei cittadini di Sellano, potrà guidare un paese nella sua interezza per gli anni a venire. Come si può rappresentare un comune se ci si rifiuta palesemente di presenziare alla seduta di approvazione del bilancio di previsione?
“Mi auguro – continua Gubbiotti – che tale gesto venga interpretato da tutti per quello che è, ricordando che qualsiasi comune, anche il più piccolo d’Italia, ha bisogno di amministratori presenti che adempiano agli obblighi per cui sono stati votati e scelti dai propri concittadini”.