Cronaca

Selfie della discordia, figuraccia della giunta Latini e scuse al sindaco di Perugia

Una foto forse fatta per sfottò da inviare ad alcuni amici di Perugia, ma la figuraccia è ‘costata’ una telefonata di scuse al sindaco di Perugia Andrea Romizi. È stato un fotografo del Messaggero a immortalare il sindaco di Terni Leonardo Latini, gli assessori Marco Celestino Cecconi ed Elena Proietti vicino a un cassonetto della spazzatura con una scritta inequivocabile di scherno nei confronti della ‘rivale’ Perugia.

La foto è stata pubblicata dal Messaggero su Facebook e ovviamente è diventata di dominio pubblico; a Perugia, a quanto pare, non l’hanno presa benissimo e dopo una telefonata ‘da derby’ dal capoluogo, col capo cosparso di cenere, sono arrivate anche le scuse e la spiegazione della foto. I 3 avevano partecipato alle iniziative sportive in programma domenica a Terni; la Half Marathon e il Mototrip e si sono ritrovati per il ‘simpatico’ selfie.

Non è la prima volta che i componenti della giunta si lasciano andare a ‘bischerate virtuali’ che più di una volta hanno costretto i protagonisti a figure di pessimo gusto, come quello ‘omofobo’ che aveva accesso gli animi della politica nel dicembre 2018.

Sulla vicenda è intervenuto il Partito Democratico con una dura nota: “Come Partito Democratico di Terni intendiamo prendere nette distanze dall’inqualificabile foto dove il Sindaco di Terni, l’Assessore Cecconi e l’ Assessora allo sport si ritraggono volutamente a fianco di una scritta “Perugia Merda”. Un gesto che stigmatizziamo duramente. E’ inaccettabile che chi ricopre postazioni istituzionali degeneri in questo modo, identificandosi con uno stile comunicativo da bettola .

Alla foto del Sindaco Latini e degli assessori noi preferiamo quella con l’ex Presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, che a Perugia poco meno di un anno fa, sanciva un finanziamento alle periferie delle due città, prendendo per mano i due sindaci di Terni e Perugia. Li c’era il simbolo dell’Italia migliore, il governo centrale di Roma che ridistribuisce le risorse e appiana le criticità.

Al modello nazionale fatto di violenza,odio , rancore, razzismo e scherno noi crediamo invece nell’idea di Patria solidale, integrata, pronta a raccogliere le sfide anche dove esistono oggettive situazioni di criticità come nella Regione Umbria tra gli equilibri di Terni e Perugia.

Noi crediamo nel concetto alto di società, quella che riesce, tramite il buon governo, a risolvere e appianare le difficoltà, non alimentarle. Noi preferiamo l’idea di Patria libera, tollerante, volta all’incontro, alla costruzione della pace e del progresso diffuso”.