Trasimeno

Sedicenne aggredito e mandato in coma, denunciati altri due giovani

Altri due giovani denunciati dopo il pestaggio fuori da un locale che aveva portato in coma un sedicenne di Città della Pieve. Salgono dunque a quattro gli indagati per la violenta aggressione avvenuta ad inizio agosto. Il ragazzo picchiato era stato portato all’ospedale di Perugia in gravi condizioni, dove era stato poi sottoposto ad un delicato intervento chirurgico. Per uno dei giovanissimi coinvolti, tra l’altro, si aggravano le accuse: quella sera infatti avrebbe minacciato alcune persone con un “taser”.

Negli ultimi giorni, infatti, i militari del Norm (Aliquota Operativa) di Città della Pieve, unitamente al personale della locale stazione dei carabinieri e sotto lo stretto coordinamento dell’autorità giudiziaria, grazie all’assunzione di numerose dichiarazioni testimoniali hanno deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Perugia un diciannovenne e un ventitreenne ritenuti responsabili di aver aggredito – in concorso con altri due soggetti (entrambi minorenni) già denunciati nelle scorse settimane – il sedicenne di Città della Pieve al culmine della violenta lite avvenuta in un locale notturno.

I carabinieri, nel corso delle ultime settimane, hanno escusso a sommarie informazioni testimoniali molti giovani che, la notte tra il 7 e l’8 agosto, stavano trascorrendo la serata nel locale da ballo all’aperto quando si è verificata l’aggressione. Stando a quanto ricostruito, due amici minorenni, che si trovavano nella discoteca all’aperto, erano stati fisicamente aggrediti da un gruppo di coetanei a seguito di una lite per futili motivi. Uno dei due, sedicenne, caduto a terra dopo aver ricevuto dei pugni al volto e dopo aver battuto la testa, si era inizialmente rialzato, in stato confusionale, per poi perdere conoscenza dopo poco tempo. Era stato successivamente trasportato d’urgenza all’Ospedale di Perugia dove è rimasto ricoverato per svariati giorni in terapia intensiva a seguito di un delicato intervento chirurgico.

Gli accertamenti svolti dai Carabinieri avevano già permesso di identificare due dei presunti responsabili dell’aggressione, entrambi minorenni di origini straniere, deferiti alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Perugia per l’ipotesi di reato di lesioni personali aggravate in concorso, ex artt. 110 – 582, 583 c.p.; uno dei due, in virtù della misura cautelare del “collocamento in comunità” emessa dal Tribunale per i Minorenni dell’Umbria, era stato arrestato e collocato in una struttura fuori regione.

Ora, a distanza di circa tre settimane dall’evento, i militari della Compagnia di Città della Pieve hanno raccolto vari elementi di presunta responsabilità anche a carico di due maggiorenni, appartenenti al gruppo dei “presunti aggressori”, denunciandoli per l’ipotesi di reato di “lesioni personali aggravate in concorso”.

Le indagini hanno inoltre permesso di acclarare come, la sera in cui si è verificato l’evento, il minore che poi è stato collocato in comunità fuori regione impugnasse anche una pistola “ad impulsi elettrici” (il cosiddetto “taser”) con la quale avrebbe minacciato alcuni passanti. Per tale motivo, lo stesso è stato altresì deferito alla competente Procura per i Minorenni per l’ipotesi di reato di “porto abusivo di armi o oggetti atti ad offendere”, ex art. 4 della legge 110/1975.