Non ci sta l’ex assessore regionale alla Sanità Luca Barberini, dimessosi dopo lo scandalo Sanitopoli, all’annuncio fatto ieri dall’attuale presidente della Regione Umbria Fabio Paparelli di istituire definitivamente la sede legale dell’Usl 2 a Terni. L’attuale consigliere regionale di maggioranza attacca pesantemente il suo ex collega di Giunta, in un clima da campagna elettorale ma anche da scontro tra territori. Con la difesa di Foligno (e Spoleto) da parte di Barberini contro il ternano Paparelli.
E non è tutto: l’ex assessore regionale, sotto inchiesta per i concorsi pilotati nella sanità, coglie l’occasione non solo per contestare i suoi colleghi di partito, ma anche il centrodestra e nello specifico l’amministrazione comunale di Foligno guidata dal sindaco Zuccarini.
Sede Usl Umbria 2, Terni “vince” su Foligno
In una nota, quindi, Barberini bolla l’individuazione della sede della Usl Umbria 2 a Terni come “un atto di arroganza politica e istituzionale, che penalizza Foligno e Spoleto e non rispetta comunità e territori, da parte di una Giunta regionale spavalda, che compie atti di straordinaria amministrazione senza averne i poteri necessari. Si tratta di una soluzione che, peraltro, danneggia l’idea policentrica dell’Umbria portata avanti in questi anni, riproponendo uno schema ormai anacronistico basato sulla dicotomia Perugia – Terni”.
“Sarebbe stato opportuno – incalza il consigliere regionale – coinvolgere le comunità locali nel processo decisionale, come avevamo provato a fare negli ultimi anni, stabilendo insieme ad esse anche quali attività lasciare nelle diverse sedi. Ma nulla di tutto questo è stato fatto, anzi s’interrompe un proficuo percorso di coinvolgimento delle realtà locali. L’attuale Giunta regionale, in totale spregio di tutto ciò, ha subito il diktat di un Presidente facente funzioni, il cui unico interesse è quello di apparire nell’ultimo scorcio di legislatura. Mi auguro che l’atto venga subito ritirato e che decisioni del genere, come giusto che sia, vengano assunte con la partecipazione delle comunità e dei territori”.
“Certo – ha proseguito Barberini – non è un bell’inizio nemmeno per la nuova Amministrazione comunale di Foligno, che si è fatta sfilare così la sede legale della Usl, con tutto ciò che ne consegue sul fronte politico e della presenza di servizi in città, che ne usciranno inevitabilmente penalizzati, con gravi ripercussioni sul ruolo e sulla centralità di Foligno nel panorama regionale”.