“Chiediamo che Regione e Usl Umbria 1 ripristinino la piena operatività dei centri vaccinali comunali”.
E’ quanto ha dichiarato in queste ore il sindaco di Città di Castello Luca Secondi, segnalando la forte insoddisfazione dei tifernati, che incontrano difficoltà a prenotare la somministrazione della terza dose di vaccino in tempi rapidi ma, soprattutto, nella propria città. In molti sono infatti costretti ad “emigrare” per minimo 70-80 km verso il perugino o, addirittura, verso il ternano.
“E’ inaccettabile che a Città di Castello non sia più assicurata la disponibilità 7 giorni su 7 di entrambi i nostri centri vaccinali per la somministrazione dei vaccini – ha aggiunto il primo cittadino – E’ necessario che l’aspettativa dei cittadini di ricevere al più presto l’immunizzazione dal Covid-19, testimoniata dall’impennata di prenotazioni anche nel nostro territorio, trovi risposte adeguate e tempestive nei centri vaccinali comunali, che soffrono una inspiegabile carenza di personale, considerando che l’emergenza causata dalla pandemia non si è certo esaurita”.
Intanto nelle ultime 24 ore – come comunicato dal sindaco – il Comune di Città di Castello fa registrare 52 positivi in totale, in virtù di nuovi 4 casi e una guarigione. La Regione fa inoltre sapere che, tra questi, c’è anche un nuovo (ed unico) ricoverato. La situazione negli altri Comuni resta più o meno stazionaria: Umbertide 21 casi (salito però a 2 ricoveri), Pietralunga 9, San Giustino 7, Citerna e Monte Santa Maria Tiberina 1, Montone e Lisciano Niccone Covid free.