Di luoghi reali e virtuali dove dichiarare amore, felicità, desideri e pensieri, ormai, ne abbiamo l’imbarazzo della scelta: a cominciare dai social network per non parlare di quei pali dove 'chiudere' un lucchetto votato a sigillare eterno amore. Purtroppo però c'è chi continua a sporcare strade, vie e muri della città, con le bombolette spray. Un gesto tra l’altro quasi passato di moda, o rimasto in voga tra chi non ha nemmeno più un briciolo di fantasia e manca decisamente anche di qualche neurone. Non sembra passato di moda per quei villani che recentemente sono tornati ad imbrattare il Giro della Rocca.
Con quei “regalini” che i soliti ignoti lasciano per immortalare un “momento indelebile”… peccato che indelebili siano anche le scritte che rimangono a rovinare un luogo bellissimo come quello che circonda la fu residenza degli albornoz.
Luogo “sacro” per gli spoletini prima di tutto, e per la città intera, di cui è perla preziosa. Camminando lugo la Passeggiata, infatti, sono tante le scritte che imbrattano sia il manto stradale, sia i piloni della balaustra, sia la recente pavimentazione del Ponte delle Torri. E’ veramente un peccato constatare che certe sciocche bravate non scadano mai e che non c’è mai abbastanza rispetto per quelli che sono beni comuni.
E poi le sbruffonate fatte per sfregio sono ancora più intollerabili! Torna quindi di attualità il tema della prevenzione e del controllo dei monumenti, di quale metodo usare per fermare gli spacconi che si sentono i padroni della strada. In passato si era parlato di telecamere, ma non se n’è fatto più nulla.
Forse non fermerebbero i “writers” nemmeno quelle. Ma è un rischio che si dovrebbe correre. Certo, magari una azione di prevenzione potrebbe partire dalle scuole di ogni ordine e grado. Qualcosa va fatto, per non ritrovarsi a passeggiare su un tappeto di orribili scritte i cui contenuti – caro Tasko e cara Reila (guarda le foto) -, senza ombra di dubbio, non interessano proprio nessuno.
(F.T.)