Scuole, sindaci in pressing sulla Regione allentare i divieti anti Covid

Scuole, sindaci in pressing sulla Regione allentare i divieti anti Covid

Redazione

Scuole, sindaci in pressing sulla Regione allentare i divieti anti Covid

Mer, 17/03/2021 - 10:59

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Dopo la protesta di Narni, la lettera indirizzata da Anci a Tesei | Il Comune di Perugia: riaprire le elementari già dalla prossima settimana

Scuole, sindaci in pressing sulla Regione per rivedere la delibera anti Covid.

In una lettera inviata alla presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, e per conoscenza agli assessori Coletto e Agabiti e al commissario D’Angelo, Anci Umbria chiede che possano essere riesaminati alcuni criteri adottati nell’ultima delibera regionale per la chiusura delle scuole.

Toniaccini: non generale riapertura, ma rivedere i parametri

“Con questa lettera – spiega il presidente Toniaccini – abbiamo recepito le istanze dei Comuni, avanzando una richiesta che non è di generale riapertura delle scuole, ma di revisione, laddove ci siano le condizioni e i margini, dei parametri utilizzati”.

Insomma, una cauta richiesta di allentare le maglie. Frutto del resto delle diverse posizioni anche tra i sindaci, dove c’è chi spinge per riaprire le scuole e chi invece è più cauto.

La Regione Umbria, sulla base delle indicazioni ricevute dal Nucleo epidemiologico e dal Comitato tecnico scientifico (Cts) locale ha assunto sempre un atteggiamento molto prudente sulle scuole durante tutta la pandemia. Prevedendo anche chiusure maggiori, con ordinanza regionale, rispetto alla fascia del colore di rischio in cui era inserita.

E anche nell’ultima ordinanza Tesei, recependo le valutazioni degli esperti, ha mantenuto la chiusura delle scuole, pur avendo effettuato una verifica per il ritorno in classe delle primarie. Sulle scuole materne, poi, è stata applicata la discrezionalità affidata ai governatori dalla normativa nazionale, di prevedere chiusure mirate nei territori dove l’incidenza dei contagi Covid sia superiore ai 250 casi settimanali per 100 mila abitanti o per la presenza delle varianti del virus. Criteri che hanno portato in particolare ad una stretta nel Ternano, territorio in una prima fase risparmiato dalla terza ondata.

Il ruolo del Cts

Anci ribadisce comunque che resta vincolante il parere del Cts e della sanità. “Questa istanza – prosegue Toniaccini – fa parte dei rapporti di confronto e scambio reciproco che abbiamo instaurato con la Regione dell’Umbria: un dialogo continuo e di aggiornamento anche con l’assessore regionale Paola Agabiti e con il commissario D’Angelo che consente ai Sindaci, con ampio margine, di assumere decisioni e di informare tempestivamente i propri cittadini”. Il presidente sottolinea, infine, “lo spirito di collaborazione fra Regione e Anci, teso a superare insieme le difficoltà e a trovare congiuntamente le soluzioni migliori per le nostre comunità”.

La lettera di Anci a Tesei

Questa la lettera a firma del presidente Toniaccini:

Gentile Presidente,

Le scrivo in merito alla delibera regionale dello scorso 12 marzo, relativamente alla questione “scuola”. In pieno spirito di collaborazione e di confronto costruttivo intrapreso fra Anci Umbria e Regione Umbria, sono a chiederLe che possano essere riesaminati alcuni criteri di scelta adottati nella decisione di chiusura delle scuole. Fermo restando che le indicazioni del Cts e della parte sanitaria sono prioritarie, tuttavia, laddove dovessero esserci le condizioni per una riapertura, in piena sicurezza per studenti e famiglie, si propone di poter procedere ad un approfondimento di verifica”.

Le pressioni nel Ternano

Alcuni sindaci del Ternano, come il primo cittadino di Narni De Rebotti, ritengono eccessiva la stretta sulle scuole. Invocandone la riapertura alla luce della situazione epidemiologica locale. Una richiesta ufficializzata alla presidente Tesei con una propria lettera.

Il Comune di Perugia: road map per la riapertura delle scuole

Ma anche l’amministrazione comunale di Perugia interviene sull’ipotesi di apertura delle scuole, dicendosi in accordo con quanto già espresso da Anci. Un mese fa il vice sindaco di Perugia, Gianluca Tuteri, aveva proposto proprio in sede Anci una road map per la riapertura delle scuole elementari, nella consapevolezza e nel rispetto dei dati sanitari e dell’autorità sanitaria, ma anche dei piccoli cittadini, delle loro aspettative e di quelle delle loro famiglie.

Ora il sindaco Romizi e lo stesso vice sindaco Tuteri tornano sul tema chiedendo, a fronte dell’attuale evoluzione della curva dei contagi, una riconsiderazione dei criteri che hanno portato alla chiusura delle scuole, come previsto dalla delibera regionale del 12 marzo scorso. E la valutazione, laddove i dati epidemiologici lo permettano, di una graduale riapertura delle scuole stesse, in considerazione delle conseguenze che i bambini e i ragazzi, stanno subendo dalla loro chiusura.

Il Comune di Perugia ritiene che si possa fare un’ulteriore, più approfondito, ragionamento al riguardo anche a partire proprio dalla road map già proposta, secondo cui “la chiusura delle scuole dovrebbe costituire l’ultima risorsa e, comunque, una misura temporanea“. Di contro, si evidenzia come “la scuola dovrebbe essere considerata prioritaria, con la previsione di un ritorno in classe dei bambini e dei ragazzi graduale e caratterizzato da uno specifico monitoraggio dei dati sanitari”.

Romizi e Tuteri: riaprire le elementari la prossima settimana

“Non dobbiamo dimenticare – affermano Romizi e Tuteri – che i bambini sono il messaggio vivente che inviamo a un tempo che non vedremo e, per questo, abbiamo urgente bisogno di migliorare i nostri sforzi per soddisfare i loro bisogni e per garantire che questa generazione non sia svantaggiata in modo sproporzionato dal Covid-19. Per questo chiediamo che le azioni che saranno decise in merito alla riapertura delle scuole elementari già a partire dalla prossima settimana, siano prese in scienza e coscienza, ma anche con il cuore”.

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