Su circa 30 domande presentate in Regione per partecipare al bando di edilizia scolastica da 350 milioni di euro proposto dal Miur, sono stati selezionati i progetti pilota di Terni e Corciano per partecipare alla gara nazionale con scadenza 30 agosto.
Il Governo ha messo infatti a disposizione un’ingente somma di denaro destinata alla costruzione di ‘scuole innovative’, vale a dire centri scolastici alternativi che possano garantire un’offerta formativa diversa rispetto alla classica didattica frontale, con aperture pomeridiane e serali, orti didattici, formazione rivolta non solo a studenti, efficienza energetica, nuovi indirizzi, spazi verdi comuni da utilizzare come centri di aggregazione.
Per quanto riguarda la città di Terni il quartiere interessato è quello di Borgo Bovio e la scuola da riqualificare con 4 milioni di euro e l’istituto onnicomprensivo “Oberdan” che, secondo il sindaco Di Girolamo, in caso di esito positivo del bando, dovrebbe essere completato in due anni, prima del termine della legislatura. Per Corciano invece è prevista la costruzione di un nuovo plesso nel quartiere di San Mariano Girasole con investimento di circa 3 milioni e mezzo di euro.
La dirigente del Miur, Simona Montesarchio, presente alla conferenza di questa mattina, ha sottolineato che l’iniziativa del Governo “è stata un successo a livello nazionale con migliaia di richieste da tutti i comuni d’Italia”.
8 miliardi di investimenti – Il bando rientra nella “Buona Scuola”, la riforma dell’istruzione voluta dal governo Renzi, che, nonostante discutibili approcci metodologici nella selezione della nuova classe di insegnanti e le critiche alle quali può essere sogetta, è stata la prima a tornare a investire sul comparto scuola. Dopo tagli per 9 miliardi, l’attuale Governo ha investito circa 8 miliardi, distribuiti in 7 per l’edilizia e 1 per la formazione dei docenti.
“Per noi è un’occcasione importante – ha specificato Di Girolamo – i comuni hanno problematiche di bilancio e investimenti, queste risorse ci consentono di dare ai nostri quartieri nuovi luoghi di aggregazione e formazione”.
Le chiacchiere da bar – “Il fatto che la Regione abbia selezionato il nostro progetto – sottolinea il sindaco – significa che Terni ha l’attenzione regionale e le chiacchiere da bar che spesso vogliono la nostra città come succube di Perugia e figlio di un dio minore, non stanno negli atti; su selezione regionale abbiamo vinto molti bandi, abbiamo buoni progettisti e che l’ente è attento a noi”.
La scuola – A Borgo Bovio – conclude Di Girolamo – faremo una nuova scuola per completare i nuovi servizi che abbiamo messo a disposizione dei cittadini del quartiere dopo abolizione circoscrizioni. La nuova scuola prevederà spazi esterni comuni, servizi a studenti e nuovi edifici, indirizzi innovativi, didattica articolata con tecnologie all’avanguardia, spazi verdi spazi comuni dove effettuare attività come teatro musica e orti didattici”.
Il sindaco di Corciano, Cristian Betti ha sottolineato che “Questo tipo di possibilità che ci viene data verrà utilizzata non solo per insegnanti e studenti, ma anche per la realizzazione di nuove strutture e centri formativi aperti, dove l’insegnamento non sia legato alla classifica formula della lezione frontale, ma spazi dove è possibile vivere anche pomeriggio e sera. Per Corciano significa completare un quartiere molto complesso passato da 10 a 20 mila persone come quello di San Mariano Girasole”.
Apprezzamento per l’iniziativa del Governo è stato espresso dall’assessore regionale alla Scuola, Antonio Bartolini: “I finanziamenti messi a disposizione sono insufficienti rispetto alle necessità delle regioni perché tutti i comuni si sono attivati per presentare le proprie proposte. Chiedo al ministero di poter soddisfare la domanda elevata, ma intanto due realtà importanti come Terni e Corciano hanno possibilità concreta di portare avanti un’iniziativa lodevole. I progetti confermano l’esattezza di alcune politiche in cui mettiamo la scuola al centro non solo dell’istruzione classica, ma anche come possibilità di alfabetizzazione sociale globale. L’innovazione, anche a livello scolastico, è la linea di sviluppo da seguire per il paese, la regione e comuni”.