Scade l'avviso pubblico del Comune, ma intanto il consiglio d'istituto del comprensivo Spoleto 1 mette alle strette la giunta. Novità in consiglio comunale
Sulle scuole si alza lo scontro nei confronti del Comune di Spoleto e, dopo le prese di posizione della opposizione arriva, inaspettata, il monito anche del Consiglio di Istituto con una pec inviata al sindaco, agli assessori Renzi, Albertella e ai dirigenti scolastici Bugiantelli e Zepparelli.
Un lunedì nero per la giunta Sisti (nella foto il primo cittadino) che registra due record negativi, mai registrati nella storia recente della città: la conferma dello stato di agitazione dei lavoratori dell’ASe e la diffida di docenti e genitori dell’Istituto Comprensivo Spoleto 1. Ai quali si aggiunge una nota stampa di Alleanza civica che annuncia tempi biblici anche per la ricostruzione della Dante Alighieri.
Cominciamo dal primo documento, quello del Consiglio di Istituto, che Tuttoggi ha potuto visionare. La riunione dei 16 componenti (8 docenti e 8 genitori) si è tenuta lo scorso 30 novembre. Dopo una panoramica fatta dal dirigente scolastico sulla situazione della primaria di San Giovanni di Baiano e le secondarie di primo grado “Leonardi” di Baiano e “Alighieri” di Spoleto, si è passati ad affrontare il problema della primaria “Sordini”, interessata dai lavori del Pnrr (la ditta ha cominciato la parziale consegna dei materiali) su cui pende il trasferimento di 11 classi che non hanno ancora trovato una idonea locazione.
Consiglio Istituto, le 5 richieste
Cinque i punti deliberati dal Consiglio di Istituto che sembrano preannunciare azioni clamorose in assenza di risposta. A cominciare dalla data del 15 dicembre previsto quale termine ultimo per ricevere indicazioni precise e definitive sullo spostamento delle classi “visto che vi è qualche centinaio di famiglie in attesa di sapere da mesi dove svolgeranno lezione i propri figli dal prossimo mese di gennaio”.
Al secondo punto si richiede una soluzione quanto più confortevole e unitaria per gli alunni della Dante Alighieri (ospitati presso la Pianciani) in attesa del ritorno in via Don Bonilli su cui viene espressa preoccupazione “per la dichiarata mancanza di ca. 4 milioni di euro per l’approvazione del progetto esecutivo”.
Ma il Consiglio di Istituto ha in qualche modo ‘toccato’ la vicenda dell’Avviso di interesse per la ricerca di un immobile in cui sistemare gli studenti della Sordini, bando la cui scadenza è fissata per le ore 12 di domani, 5 dicembre: “diffida al Comune di Spoleto ad individuare soluzioni che non rispettino tutti i requisiti previsti dalla Normativa vigente in materia di edilizia scolastica, impianti tecnologici, antincendio, antisismica e non prevedano una categoria catastale compatibile con un uso scolastico”.
I rappresentanti dei docenti e studenti hanno inoltre ribadito il proprio ”parere molto favorevole per i moduli scolastici, sempre come soluzione interlocutoria in attesa del ritorno nella sede naturale di Viale Don Pietro Bonilli” e chiesto “indicazioni certe sulla collocazione della Dante Alighieri per l’anno scolastico 2024/2025 per rispondere alle richieste dei genitori degli studenti attuali e di coloro che intendono iscriversi”.
“Pantano scuole”, nuova denuncia di Alleanza civica
Di queste ore la nuova presa di posizione di Alleanza civica dei consiglieri Dottarelli e Profili che annunciano “da fonti autorevoli che, a fronte di un costo dei lavori praticamente raddoppiato per la ricostruzione della Dante Alighieri, ci sarebbe una lettera non troppo favorevole alla concessione delle risorse aggiuntive richieste dal sindaco, con conseguente allungamento dei tempi in modo inesorabile. Proviamo a dire che la scuola sarà pronta nel 2027/28? Ad essere ottimisti! Il “problema scuole” si è arenato nel grande “pantano scuole”.
Domani 5 dicembre scadrà la manifestazione d’interesse per individuare un locale adatto ad ospitare una scuola, dicasi scuola. Ci fa sorridere la definizione “immobile idoneo ad ospitare temporaneamente la popolazione studentesca oggetto di delocalizzazione” usata nel bando! Forse in Comune pensano che basti evitare il termine “scuola” per potere andare in deroga alla normativa che riguarda gli immobili scolastici? Come sottolineato oggi nella delibera dell’Istituto comprensivo Spoleto 1: scelgano la soluzione che vogliono e lo facciano, una buona volta, ma non si può fare nessuno sconto sulla sicurezza dei nostri giovani! Ci spaventa l’approssimazione generale con cui il Sindaco Sisti e la sua giunta stanno gestendo il futuro dei ragazzi e ci mettono paura anche la totale assenza di programmazione, la pianificazione carente, l’incapacità previsionale e l’incertezza decisionale che vanno ricercate a monte. Per il loro pressappochismo, per questo modus operandi rabberciato, l’opportunità della “ricostruzione scuole” è di fatto diventata il “problema scuole”.
A consegna parziale del cantiere già avvenuta, gli studenti della Sordini e di due classi della Dante Alighieri non sanno ancora che fine faranno, i continui cambi di direzione hanno generato un circolo vizioso: prima la delibera di primavera per la ricerca di un locale da adibire a scuola, a cui non ha fatto seguito alcun avviso, poi l’inversione ad U del “mandiamoli tutti a Morgnano e a San Venanzo”, e poi a ottobre ancora un’inversione di marcia, quella delle “lezioni pomeridiane”, a cui è seguita quella del “tutti nei moduli”, per i quali, però, le risorse promesse non sono state stanziate, e infine il ritorno al punto di partenza, cioè all’individuazione dell’immobile. Il cerchio si è chiuso proprio qualche giorno fa con la pubblicazione della Manifestazione di interesse, la stessa che sarebbe dovuta uscire a inizio estate. A oggi, la possibilità di entrare in pochissimi giorni nella disponibilità di un locale idoneo allo svolgimento dell’attività didattica è piuttosto improbabile, ma anche la delocalizzazione dei ragazzi a Morgnano e San Venanzo solleva più di un dubbio quanto a capienza. I moduli abitativi, visti i repentini cambi di strategia e sempre che si decidano a finanziarli, non sarebbero comunque pronti prima di settembre 2024, dunque quale altra soluzione rimane in ballo? Cosa resta? Di sicuro restano caos e confusione, le uniche certezze granitiche che l’amministrazione Sisti è in grado di assicurare. Quanto tempo ancora durerà questa situazione generale di stallo? Quanto tempo impiegheranno ancora per organizzarsi e schiarirsi le idee? Quanto tempo ci vorrà perché trovino soluzioni adeguate e prendano decisioni ufficiali?” concludono Dottarelli e Profili.
Consigliere Pd dimissionario, ecco chi entra
Intanto la giornata registra anche le dimissioni del consigliere del partito democratico Gian Marco Sorcini. La comunicazione è stata data all’assemblea questa mattina nella conferenza dei capigruppo. Motivi personali e di lavoro, sono le motivazioni che hanno spinto il giovane politico a rassegnare l’incarico dopo poco più di due anni di mandato.
Ad un fedelissimo del segretario Stefano Lisci, subentrerà un’altra dirigente appartenente alla linea del segretario, Arianna Panetti (78 preferenze) , che il partito aveva già promosso nell’assemblea dei soci del Festival dei Due Mondi.
La proclamazione avverrà nella prossima seduta del Consiglio comunale fissata per il 14 dicembre. La prima di un fitto calendario che metterà a dura prova l’assise: previste infatti altre 3 convocazioni, per il 21, 27 e 28 dicembre. Un tour de force vero e proprio con le ultime due date per la discussione e approvazione del bilancio di previsione. E pensare che negli auspici della giunta tutto sarebbe stato fatto in largo anticipo rispetto alla fine dell’anno.
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