Ma molti genitori non ci stanno e scrivono alle Istituzioni: si contagiano di più gli adulti, allora perché questa caccia alla scuola
Scuole umbre, 173 alunni positivi al Covid e 3378 di 169 classi in isolamento. Mentre i sindaci dei 29 Comuni con il più alto contagio e la Regione stanno decidendo la stretta, i numeri sull’aumento dei contagi sono preoccupanti, soprattutto per la velocità di prorogazione dei contagi e delle conseguenti quarantene.
Ai 173 alunni e studenti contagiati dal Coronavirus (46 bambini dell’infanzia, 92 delle elementari, 28 ragazzi delle medie e 7 delle superiori), si aggiungono i 66 prof e personale scolastico positivi.
I cluster (cioè le classi in cui sono stati scoperti almeno 2 casi di positività al Covid) sono 35.
Numeri, quelli forniti dalla Regione, aggiornati al 29 gennaio, ma cià aumentati nell’ultimo giorno secondo le informazioni che arrivano dai territori.
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L’aggiornamento sui contagi
I contagi alle superiori
Nelle scuole superiori (tornate in presenza solo lunedì scorso e al 50 %), in una settimana ci sono 7 studenti e 2 prof positivi, mentre 8 classi in 179 ragazzi sono in isolamento.
In arrivo la stretta
Numeri che vengono presentati proprio mentre la governatrice Donatella Tesei sta incontrando i rappresentanti dei 29 Comuni con indice di contagio elevato, invitati ad emettere ordinanze che prevedano, tra gli altri provvedimenti, anche la chiusura di tutte le scuole per due settimane.
Ordinanze che sono attese già da questo pomeriggio, così da farle entrare in vigore da domenica o al massimo da lunedì.
La lettera aperta dei genitori
I genitori dei ragazzi delle scuole (soprattutto delle superiori), che già avevano assunto iniziative di protesta contro il protrarsi della didattica a distanza, promuovendo anche il ricorso al Tar contro l’ordinanza della Tesei, in una lettera aperta lamentano la mancanza di certezze tra i vari livelli istituzionali.
“Il nostro egoismo – lamentano – fa sì che sia più comodo chiudere gli adolescenti in casa”.
I genitori comprendono anche le esigenze sanitarie: “Non siamo pazzi: se in dei comuni, il contagio sfiora delle cifre da capogiro, siamo fermamente convinti che sia di assoluta necessità bloccare il virus e istituire dei lockdown. Ma questi devono essere seri, coinvolgendo tutti. Non solo i più giovani”.
Ma rilevano che, in base ai dati sui contagi, la fascia più colpita è quella degli adulti. Con pochi casi di contagio a scuola. “E allora perché chiedono – questa caccia alla scuola? Crediamo davvero che se la scuola chiude i ristoranti riapriranno? Guardiamoci bene negli occhi, chiudere la scuola, è solo un modo per una politica strampalata di risparmiare soldi”.
Insomma, secondo i genitori firmatari della lettera aperta, se si chiude la scuola lo si deve fare sulla base dell’evidenza dei dati. Verificando la correttezza degli interventi, sui trasporti e sui controlli.