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Scuola, scontro Barcaioli – Agabiti. Opposizioni: “Annunciati tagli su borse di studio e formazione”

Sara Fratepietro

Scuola, scontro Barcaioli – Agabiti. Opposizioni: “Annunciati tagli su borse di studio e formazione”

Dispersione scolastica e fondi alle famiglie: botta e risposta in Consiglio regionale tra l'attuale assessore alla scuola e la precedente
Mar, 25/02/2025 - 17:17

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Le politiche della Regione Umbria in materia di scuola e formazione al centro del dibattito politico del Consiglio regionale di martedì 25 febbraio, con lo scontro tra l’attuale assessore regionale all’istruzione Fabio Barcaioli e la precedente, Paola Agabiti.

Ad innescare il dibattito è stata la discussione della interrogazione della consigliera Agabiti (FdI) sugli intendimenti della Giunta regionale rispetto alla “Lotta al fenomeno della dispersione scolastica, favorire l’inclusione e la socializzazione dei giovani”.

L’impegno della precedente Giunta sulla scuola

Illustrando l’atto in Aula, Agabiti ha chiesto alla Giunta “quali azioni intende intraprendere per ridurre ulteriormente il fenomeno della dispersione scolastica; quali azioni intende intraprendere per favorire l’inclusione, la partecipazione e la socializzazione dei giovani al di fuori dell’ambito scolastico; se intende, in tale prospettiva, riproporre le azioni introdotte nella legislatura precedente e in quale misura, tenuto conto della pianificazione nella programmazione dei fondi comunitari che già consentirebbe la riproposizione di tutte le misure. La Regione Umbria nella precedente legislatura ha introdotto un insieme di azioni per contrastare il fenomeno dell’abbandono. Dall’anno scolastico 2020/2021 sono stati avviati percorsi innovativi nel panorama regionale, mettendo a sistema linee di finanziamento diversificate: sostegni concreti alle famiglie per i servizi all’infanzia, borse scolastiche del primo e secondo ciclo d’istruzione, sostegni della partecipazione alle attività sportive e socio-educative durante i mesi estivi. L’insieme delle misure ha contribuito in maniera determinante a rendere l’Umbria la Regione italiana con il minor tasso di abbandono scolastico. Come rilevato dal Centro Studi della Fondazione Art. 49 sulla base dei dati Istat 2023, la nostra Regione ha registrato una dispersione scolastica pari al 5,6%. Un valore notevolmente inferiore rispetto al 9,3% del 2019 e ben al disotto della media italiana del 10,5%. L’Umbria ha centrato con largo anticipo l’obiettivo del 9% fissato dalla Strategia 2030 dell’Ue. Questo però non può considerarsi un punto di arrivo. A partire dall’anno scolastico 2020/2021 la Regione Umbria ha erogato oltre 55 milioni alle famiglie, introducendo specifiche misure, a partire dal sostegno per il pagamento delle rette e per i servizi mensa per favorire la partecipazione dei bambini ai servizi socio-educativi 0-6 anni; sempre a partire dal 2020/2021 per contrastare il rischio di fallimento formativo precoce, ridurre la dispersione scolastica e promuovere l’assolvimento dell’obbligo di istruzione, la Regione ha istituito borse di studio a favore degli studenti della scuola primaria e secondaria di primo e secondo grado, erogando nel 2023/2024 oltre 27 mila borse di studio per oltre 7 milioni di euro; gli investimenti regionali sulla filiera dell’istruzione e formazione professionale hanno visto un progressivo incremento e nell’anno formativo 2023/2024 hanno superato i 7 milioni di euro. A partire dall’estate 2020 sono stati introdotti sostegni alle famiglie per la partecipazione dei ragazzi ai centri estivi. Nel 2024 sono stati erogati oltre 2 milioni di risorse per la partecipazione di oltre 8 mila minori ai centri estivi. Inoltre la Regione ha introdotto misure per favorire la pratica sportiva. Queste attività contribuiscono alla crescita e alla formazione dei giovani, favorendo l’inclusione, l’integrazione, la partecipazione e la socializzazione, elementi rilevanti anche per il contrasto al fenomeno della dispersione scolastica”.

Assessore Barcaioli: spesi quasi tutti i fondi, ora taglio drastico

L’assessore Barcaioli ha risposto che “la scuola è tornata al centro delle politiche regionali. La precedente Giunta non si era preoccupata di affrontare la questione del dimensionamento scolastico e dell’offerta formativa. La nostra Regione ha rischiato il commissariamento. Appena insediato ho trovato una situazione difficile e in dieci giorni, sotto le feste di fine anno, abbiamo fatto un vero miracolo e risolto il problema. Interpretare un ruolo istituzionale come è stato fatto nella passata legislatura mi è sembrata una vera e propria stortura. Certo, sulla lotta alla dispersione scolastica c’è stato un buon risultato. Ma questo successo ha avuto un costo, facendo un uso intensivo dei fondi nazionali e comunitari che avrebbero dovuto garantire risorse fino al 2027, lasciando ora margini di intervento ridotti, perché la spesa è stata concentrata tutta nei primi anni. Basti pensare alla formazione professionale: il finanziamento è stato incrementato da 4 milioni di euro del 2022/2023 a oltre 8 milioni del 2024/2025 consumando una quota significativa delle risorse dei fondi disponibili. Fondi poi ulteriormente incrementati da fondi Pnrr che però sono fondi a termine. Da qui al 2027 i fondi rimasti sono drasticamente ridotti, mettendo a rischio la continuità delle misure di contrasto. Stesso problema vale per le borse di studio: sono stati lasciati solo 7,5 milioni per i prossimi tre anni. Questo si traduce in un taglio drastico dei finanziamenti. Se fino ad oggi sono stati stanziati circa 7 milioni di euro l’anno, d’ora in poi ne resteranno solo 2,5 milioni l’anno. Le risorse sono state impiegate per ottenere risultati immediati senza pensare al futuro. Ora la sfida è garantire il diritto allo studio con fondi drasticamente ridotti. Non vogliamo trascurare il tema della scuola. Per questo abbiamo convocato il tavolo già il 21 febbraio per l’anno scolastico 2025-2026, una tempistica mai vista. E lì abbiamo fatto diverse proposte, dall’estensione del tempo pieno per lo 0-6 e le scuole primarie, al progetto delle scuole aperte. Ma anche pensando a diverse politiche tariffarie per il trasporto pubblico locale per gli studenti, ad un maggior supporto psicologico”.

La replica di Agabiti e delle opposizioni

Nella sua replica Agabiti ha chiesto di “non vanificare il lavoro fatto sulla scuola in questi anni. I fondi devono essere cercati. La capacità di un buon amministratore è quella di saper intercettare le risorse. Trovarle già pronte non è difficile per nessuno. Deve lavorare e cercare finanziamenti per dare risposte serie a migliaia di famiglie umbre che ancora aspettano. Non basta approvare delibere già pronte come quella sulle barriere architettoniche. Sul dimensionamento lei descrive una situazione che noi abbiamo affrontato tutti gli anni precedenti. I decreti sul dimensionamento li ha fatti il Ministro che sta rivedendo i numeri degli studenti. Quindi l’Umbria non ne deve tagliare tre ma uno per merito del Ministro e non suo”.

Un intervento, quello dell’ex assessora, a cui ha fatto seguito una nota a firma di tutti i gruppi di opposizione nell’assemblea legislativa regionale: “Il compito di un amministratore è quello di fare scelte, utilizzando al meglio le risorse a disposizione e reperendone di ulteriori. Apprendiamo con rammarico che l’assessore Barcaioli e la Giunta Proietti hanno scelto di tagliare gli aiuti alle famiglie per la formazione e le borse di studio, per il contrasto alla dispersione scolastica. E questo, nonostante l’evidenza dell’efficacia delle misure che avevamo messo in campo come Giunta Tesei, che hanno portato l’Umbria ad essere la regione con la percentuale più bassa di dispersione scolastica (5,6%) – come certificato dalla Fondazione Art. 49 su dati Istat e proprio oggi dalla ricerca commissionata dal gruppo Unipol ad Ambrosetti – a fronte di una media nazionale del 10,5%”.

I gruppi di opposizione commentano con disappunto la risposta fornita dall’assessore Fabio Barcaioli all’interrogazione con la quale il consigliere Paola Agabiti (FdI) chiedeva di confermare le misure a sostegno delle famiglie degli studenti messe in campo dalla Giunta Tesei. “Dall’anno scolastico 2020/21 – evidenziano i consiglieri di opposizione – la Regione Umbria ha erogato oltre 55 milioni alle famiglie degli studenti, in misura crescente negli anni: nel solo a.s 2023/24 oltre 27mila borse di studio a studenti delle scuole primarie e secondarie di primo e secondo grado, per oltre 7 milioni, e nel solo 2024 oltre 2 milioni per la partecipazione di più di 8mila minori ai centri estivi”.

“Riconosciuta efficacia di quanto fatto, ora annuncio di tagli”

“L’assessore riconosce l’efficacia di quanto fatto in questi anni, ma poi annuncia che quelle stesse misure saranno drasticamente tagliate, accampando la presunta mancanza di fondi. Ricordiamo – sottolineano – che nella programmazione dei fondi comunitari 2021-27 la Giunta Tesei ha destinato al servizio istruzione per la formazione e il sostegno alle famiglie degli studenti oltre 75 milioni di euro. Una programmazione sulla base della quale il centrodestra avrebbe continuato a garantire i sostegni alle famiglie contro la dispersione scolastica, ritenendola una priorità”.

“Dimostri l’assessore Barcaioli, insieme alla sua Giunta – concludono i consiglieri del centrodestra – di volersi concretamente impegnare su un tema così importante per le famiglie umbre, proseguendo nelle azioni introdotte con successo negli ultimi anni, per il fondamentale obiettivo di garantire il diritto all’istruzione ai nostri ragazzi, favorendone l’inclusione e le forme di socializzazione”. 

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