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Scuola: “Il Capitini al Capitini” – I ragazzi dell'Istituto tecnico invadono piazza Italia per dire “no” allo spostamento delle sedi

“Il Capitini al Capitini”. E' lo slogan che questa mattina ha regnato in piazza Italia a Perugia. Impresso sugli striscioni stretti in mano dai ragazzi del'istituto tecnico economico “Aldo Capitini – Vittorio Emanuele II”. Il concetto è chiaro e riguarda il tema dello spostamento delle sedi scolastiche. L'ipotesi circolata in questi giorni ha infatti messo in subbuglio studenti e corpo insegnanti dell'istituto: Il Capitini dovrebbe trasferirsi nella sede dell'”Alessi” e viceversa.

“Dai quotidiani abbiamo appreso – spiegano – dell'ipotesi di scambiare le sedi dell'istituto tecnico e del liceo scientifico “G.Alessi”. Premesso che il numero degli studenti è similare e che comunque la capienza di un edificio non si misura con il numero degli allievi, bensì con le strutture di cui ogni tipo di scuola necessita per le peculiarità dei corsi che ospita, quale beneficio ne riceverebbe l'amministrazione provinciale in termini di risparmio da questi spostamenti?”.

E allora arriva la proposta del corpo docenti, proprio questa mattina portata dalla dirigente scolastica all'assessore provinciale all'edilizia scolastica Piero Mignini. E per dar sostegno alla “preside” tutti gli studenti sono arrivati a scaglioni in piazza Italia per far sentire le loro voci.

La proposta è la seguente: “Tenuto conto dell'impellente e comprensibile necessità di contenere i costi di gestione e razionalizzare le spese perchè non trasferire l'istituto di geometri “Arnolfo di Cambio” nella sede del Capitini? Questo consentirebbe di liberare l'edificio oggi occupato dei “geometri” per destinarlo ad uso uffici , ridimensionando i costi di gestione”. A conforto di questa tesi: “Il Capitini – V.Emaneule – Di Cambio” avrebbe un'unica sede in via Centova disponendo già di tutti i laboratori di fatto simili tra i due indirizzi di studio. Inoltre la sede del Capitini è già attrezzata per ospitare senza dover effettuare grandi opere.

Non andrebbero quindi allestiti nuovi laboratori. Non si dovrebbe dar luogo a traslochi e spostamenti particolarmente onerosi soprattutto per il tipo di strutture che l'istituto tecnico dovrebbe di nuovo allestire nella ex sede dell' “Alessi”.