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Scuola, centro-sinistra chiede dimissioni assessore Waguè

La pessima figura dell’assessore Wagué all’assemblea pubblica di Collestrada ha rappresentato l’ennesima incapacità di risposta della Giunta Romizi sul tema dei servizi educativi e all’infanzia“. Il giudizio del centro-sinistra (Pd e Socialisti riformisti) del Comune di Perugia è duro, tanto da arrivare chiedere le dimissioni dell’assessore con delega ai servizi educativi. L’affondo è ancora a ‘difesa’ delle necessità di genitori e famiglie di Perugia, i cui figli ricevono l’educazione nelle scuole e nei 15 asili comunali direttamente gestiti dall’amministrazione, alcune delle quali “autorizzate al funzionamento fino 31 agosto” e che necessitano di “forti interventi di manutenzione“.

Un fronte, quello delle proteste, che dai sindacati, al centro-sinistra, ai comitati dei genitori, abbraccia varie anime. “Per questo – hanno detto oggi in conferenza stampa i consiglieri del centro-sinistra – abbiamo avvertito l’obbligo politico e morale di esprimere una nostra definita posizione sulla materia chiedendo apertamente a chi governa oggi Perugia una determinata inversione di marcia, nei fatti. Purtroppo fino a oggi di parole ne sono state usate tante e sprecate troppe, ma di risultati concreti non se ne ha nemmeno il sentore”.

Così, la narrazione è ricca, e comincia con quanto accaduto l’anno scorso con la vicenda mense, poi esternalizzate e non affidate più ai comitati genitori. “Fare una cronistoria – dicono Pd e socialisti riformisti – per quanto utile a fini della cronaca, appare superfluo: tutta la nostra città è consapevole delle scelte politiche che hanno portato allo smantellamento sistematico di un sistema di servizi all’avanguardia dedicati all’infanzia. Partendo da un’inutile, se non faziosa e forzata, relazione della commissione revisione della spesa sono stati inanellati, uno dietro l’altro, una serie di insuccessi. Lo testimoniano le abbondanti critiche piovute da più parti dell’opinione pubblica. Purtroppo si è risposto spesso con superficialità e, quando questa veniva smascherata, si è passati all’arroganza o alla mistificazione”.

La vicenda abbraccia poi anche la difficile situazione delle precarie della scuola, che attendono il nuovo concorso e che nel frattempo hanno visto scadere i propri contratti. L’assessore Waguè è pronto a risolvere il problema, aprendo le porte alla nuova graduatoria. Ma la minoranza di Palazzo dei Priori non ci sta. “Le persone coinvolte direttamente nei servizi all’infanzia, tanto i genitori quanto gli operatori, hanno contestato con forza le scelte della giunta Romizi, senza collocazioni da una parte o dall’altra degli steccati della politica. Il benessere dei propri figli è posto al di sopra di un dibattito politico e ormai, dopo due anni di errori, pare fin troppo facile convenire che le scelte messe in campo sono state catastrofiche. L’assenza di dialogo con le parti interessate è stata accompagnata da decisioni prese quasi di nascosto e da una totale volontà di proseguire per la propria strada senza voler ascoltare le voci, i consigli, le necessità, i bisogni degli utenti e degli operatori. E se c’è stato un minimo di dialogo questo è parso solo di facciata, farsesco a detta delle persone che hanno partecipato agli incontri con dirigenti e amministratori”.

Richieste e responsabilità – Pertanto – è stato detto in conferenza stampa – oggi chiediamo che chi governa si assuma delle responsabilità precise verso i cittadini di Perugia, che i servizi in generale e quelli all’infanzia nello specifico non debbano e non possano pagare le scelte di chi oggi governa male e con paura, di chi si sottrae al dialogo, di chi promette ciò che non è mantenibile, di chi addossa le colpe a un passato sempre più lontano. Chi si è candidato a governare pensando di essere ad un talent show ora deve prendersi le responsabilità dei propri atti”.

Conti alla mano, e dopo l’approvazione in Commissione del bilancio del Comune di Perugia, per il centro-sinistra “oggi tutte le promesse di questi anni si sono rivelate false: non vi è alcuna risorsa per la ristrutturazione o la riqualificazione di una nuova struttura per l’asilo Magnolia di Collestrada, non sono presenti i fondi promessi per la stabilizzazione nel 2016 delle educatrici precarie, non sono stati ripristinati i finanziamenti per le attività didattiche e d’inclusione rivolte ai bambini di Perugia come promesso ai genitori dei comitati mensa. Per questo quadro disastroso che si è delineato e a causa del netto arretramento dei servizi educativi e all’infanzia della nostra città chiediamo le dimissioni dell’assessore esterno Dramane Waguè, non eletto in Consiglio Comunale ma scelta direttamente dal Sindaco. L’incapacità palese e manifesta della gestione amministrativa richiede segnali forti: Perugia e i perugini non si meritano l’inadeguatezza di questi governanti“.

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