Foligno

Scultura rubata da chiesa di Foligno nel 1983 per la prima volta in mostra

Una preziosa opera recuperata dopo il furto dalla Chiesa di Santa Maria Infraportas di Foligno nel 1983 è esposta per la prima volta al pubblico nella mostra “Milleduecento. Civiltà figurativa tra Umbria e Marche al tramonto del Romanico”, aperta fino al 4 novembre al Museo Piersanti di Matelica (Macerata). Si tratta della statua in legno raffigurante Gesù Bambino, parte di un gruppo scultoreo, una Madonna col Bambino, che era collocato originariamente nella Chiesa.

La statua rubata a Foligno e ritrovata nel 2015

È Alessandro Delpriori, sindaco di Matelica e storico dell’arte (curatore tra l’altro anche della mostra “Capolavori del Trecento” in corso in Umbria), a raccontare la storia di questa scultura: “Si tratta di un’opera di notevole interesse, collocabile all’inizio del XIII secolo – dice Delpriori – che testimonia una fase significativa di transizione tra Romanico e Gotico. Una volta trafugata, prese evidentemente le vie del mercato illegale. La riconobbi nel 2015 tra i pezzi battuti in un’asta a Parigi e segnalai la cosa alle autorità competenti che bloccarono la vendita. Dopo l’esposizione di Matelica, la scultura tornerà a Foligno per essere allestita al Museo Diocesano”.

Alessandro Del Priori

Promossa da Mibact, Regione Marche, Comune di Matelica, Diocesi di Fabriano – Matelica, Museo Piersanti, Università di Camerino, SAGAS Dipartimento di Storia dell’Arte di Firenze e Anci Marche e curata da Fulvio Cervini, l’esposizione rientra nel progetto “Mostrare le Marche”, che ha attivato un percorso d’arte nelle terre colpite dal sisma portando all’attenzione del pubblico un patrimonio artistico vasto e prezioso.

Tra gli aspetti peculiari di questa esposizione, c’è proprio quello di rendere fruibili opere di non facile accesso, spesso provenienti da edifici lesionati o conservate in depositi chiusi al pubblico.

La mostra espone in un elegante allestimento sculture, dipinti e oreficerie medievali; un percorso affascinante che indaga il periodo in cui, tra Umbria e Marche, il linguaggio figurativo si trasforma verso un naturalismo di grande potenza plastica, e l’arte guida diviene la scultura in legno policromo. L’esposizione è visitabile fino al 4 novembre al Museo Piersanti. Per il ponte di Ognissanti sono in programma eventi speciali, con visite guidate e degustazioni (per informazioni: Museo Piersanti: tel 073784445, facebook Museo Piersanti).

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