La scritta (con tanto di errore grammaticale) è stata trovata dalla moglie e della figlia del primo cittadino di Gualdo Tadino
“Presciutti naz(z)ista vaccinale”. Questa la scritta apparsa stamattina (1 luglio) a Gualdo Tadino, proprio sotto casa del sindaco.
A trovarla, come spiega il primo cittadino, in questi giorni fuori città, sarebbero state la moglie e la figlia. La frase, con tanto di errore grammaticale, porta “in calce” anche una specie di firma “Res G.T.”, che lascia comunque dubbi sulla vera identità dell’autore.
Un’accusa e un’offesa che ovviamente, oltre ad imbrattare il muro, “vorrebbero” colpire lo spirito combattivo di Presciutti, da sempre forte sostenitore della campagna vaccinale durante ogni singola ondata del Covid-19. Una frase che suonerebbe ormai quasi anacronistica se, proprio in questi giorni, il nuovo aumento di contagi da Omicron 5 non avesse fatto risalire i numeri dei positivi in tutta Italia, costringendo anche a rinviare l’evento della Cena in Bianco proprio a Gualdo Tadino.
Il sindaco Presciutti, che ha postato la scritta sui suoi profili social, ha risposto come sempre con grande ironia al suo anonimo detrattore: “In questi giorni a Lourdes pregherò anche per voi e andrò avanti con ancora più forza ! Never give up!”.
Massima solidarietà al sindaco Massimiliano Presciutti, per la scritta ingiuriosa apparsa quest’oggi, è arrivata anche dai gruppi consiliari di maggioranza – Partito Democratico Gualdo Futura e Forza Gualdo -: “Al di là delle legittime idee e posizioni rispetto all’operato politico del primo cittadino, c’è il rispetto personale che non deve mai mancare, un confine sottile che non si deve mai oltrepassare per educazione, buon senso ed intelligenza. Le ingiurie e le offese con intento provocatorio, vessatorio e di minaccia, non si possono tollerare, a maggior ragione in una piccola comunità come la nostra, in cui tutti ci conosciamo e non mancano di certo occasione per esternare il proprio credo politico al diretto interessato. Questi gesti di triste memoria, nel giorno del 78° anniversario dell’eccidio di Piazza martiri assumono, se possibile, ancora più gravità“.