Nella parte riservata al Question time della seduta odierna dell’Assemblea legislativa, il capogruppo del Movimento 5 Stelle, Thomas De Luca ha chiesto all’assessore Roberto Morroni “aggiornamenti sul rispetto dei tempi di attuazione della chiusura della ‘nuova rampa scorie’ da parte della società Tapojarvi Italia”. Illustrando l’atto ispettivo, De Luca ha chiesto “quale sia stato l’esito delle prove tecniche svolte in merito alla sperimentazione della nuova soluzione progettuale per il trattamento della scoria in situ in alternativa alla realizzazione della nuova rampa scorie; se tale soluzione progettuale sia stata avanzata formalmente come una modifica di aggiornamento all’autorizzazione integrata ambientale D.D. n.11092/2019 – D.D. n.4227/2020; se lo stato di avanzamento delle operazioni sia in allineamento con il cronoprogramma disposto dall’autorizzazione in essere“.
Il capogruppo del M5S alla Regione ha spiegato che nella seduta di question time del 5 aprile 2020, l’assessore Morroni rispose ad una interrogazione circa la ‘Gestione delle scorie siderurgiche presso il sito industriale Ast di Terni. Informazioni sulle tempistiche di saturazione della discarica per rifiuti speciali di Voc. Valle, che poneva attenzione riguardo ai progetti in avanzamento per il recupero della scoria solida siderurgica attraverso l’impianto di metal recovery presentato della società Tapojärvi Italia S.r.l. e all’annoso e irrisolto problema delle polveri a Terni che si ripercuote sulla vivibilità della cittadina. Lo stesso assessore, nella Conferenza del dicembre 2019, aveva definito il 2021 come l’anno in cui si sarebbe risolto completamente il problema delle polveri a Terni soprattutto nella zona di Prisciano, di quei metalli pesanti, cioè, che vanno a ricoprire interi quartieri della città; che la sperimentazione sulla nuova soluzione progettuale non può in alcun modo costituire l’ennesimo stratagemma per procrastinare l’adozione delle misure urgenti, volte al rispetto dei valori obiettivo per il Nichel fissato dal D.lgs. 155/2010 sistematicamente superato nella stazione di Prisciano.
“È inconcepibile – commenta De Luca – che la Regione rimanga inerte nel rispetto del cronoprogramma e delle tempistiche previste dall’AIA. Con l’attuale conferimento dei livelli in discarica l’esaurimento del sito avverrebbe entro 4 anni, secondo quanto dichiarato dallo stesso assessore, ma che è nei piani aziendali della nuova proprietà Arvedi l’aumento dei volumi produttivi fino al raggiungimento di 1,5 milioni di tonnellate. La materia prima seconda dovrà essere inserita all’interno di un mercato in grado di accogliere quella tipologia di materiale da utilizzare a livello infrastrutturale ed urgono azioni concrete da parte del Governo per un Green Public Procurement che sia in grado di scongiurare i rischi dell’intero processo”.
L’assessore Morroni ha risposto che “sono stati eseguiti 16 test di raffreddamento rapido delle scorie. L’esito non è stato del tutto soddisfacente e quindi non rappresenta un’alternativa alla nuova rampa. Rispetto al grado di compattezza e stabilità della scoria si sono ottenuti risultati non omogenei tra scorie nere e bianche. Sono emersi però dati utili per la conduzione del raffreddamento delle scorie bianche. Una loro differenziazione in base alla provenienza consentirebbe di recuperarne una parte mentre per le restanti non è stato possibile trovare un sistema di stabilizzazione. L’11 luglio 2022 è stato comunicato che durante le fasi di progettazione del capannone sono emerse problematiche importanti relative alla gestione del calore durante il raffreddamento delle scorie all’interno di un edificio chiuso. Il 30 agosto 2022 il Servizio regionale ha preso atto che il nuovo progetto di rampa scorie non può essere realizzato per problemi di gestione del calore. È stato chiesto alla società di trasmettere i dati della polverosità generata dal nuovo processo di raffreddamento ad aria della scoria. Entro il 30 giugno 2023 dovrà essere trasmesso il progetto definitivo dalla rampa scorie. La società ha trasmesso i dati di polverosità al 31 gennaio 2023. I risultati sono al di sotto delle aspettative, con un andamento variabile ma con un miglioramento solo leggero rispetto al 2022. Il Servizio regionale ha richiamato il gestore a valutare la predisposizione di un nuovo progetto per la rampa e ad Arpa di confrontare i dati sulla polverosità interna all’Ast con quelli rilevati dalla centraline esterne”.
Thomas De Luca ha replicato chiedendo “come sia possibile autorizzare un progetto per poi verificarne i problemi di sicurezza solo in un secondo tempo. Questi elementi devono essere posti sui tavoli ministeriali in modo prioritario. È irricevibile l’ipotesi di ampliamento della discarica. I dati del nichel a Prisciano nei mesi di luglio – ottobre dimostrano che i valori obiettivo sono stati superati. Questo sistema di raffreddamento non sta funzionando. Apprezzo molto la risposta dell’assessore, dettagliata e chiara”.