Verrà inaugurata sabato 14 febbraio alle 16 nel Centro Civico di Scopoli, la cosiddetta ‘Antenna’ di Foligno una delle dodici postazioni scelte come riferimento per trattare i temi dell’Ecomuseo nel tratto appenninico della dorsale umbra lungo la linea ferroviaria Spoleto-Norcia.
All’inaugurazione interverranno Nando Mismetti sindaco di Foligno, Gianpiero Fusaro presidente Gal Valle Umbra e Sibillini, Fulvio Porena direttore Ecomuseo Dorsale Appenninica Umbra, Fabio Bettoni autore del progetto l’Ecomuseo della Valle del Menotre, Maria Angela Salari presidente Fie Valle Umbra Trekking.
Ad ogni centro è stato scelto il termine di ‘Antenna’ inteso come strumento in grado di inviare messaggi e di riceverne al contempo, così da costituire una fitta trama di relazioni tra le varie realtà locali al fine di promuovere e favorire la conoscenza del territorio attraverso una lettura integrata e attiva dei diversi aspetti ambientali, artistici, produttivi e sociali. Quella di Foligno si inserisce nel progetto Ecomuseo della Dorsale Appenninica Umbra prodotto dal Centro per la documentazione e la ricerca antropologica in Valnerina e nella Dorsale Appenninica Umbra, con un allestimento ecomuseale nella Valle del Menotre dove sono descritti luoghi, paesaggi ed attività ricomprese nella valle del fiume Menotre, spina centrale di tutta l’area montana del territorio di Foligno.
Un itinerario che mette in comunicazione i vari insediamenti montani: Rasiglia, Scopoli, Pale, Casenove, Serrone, Leggiana, Ponte Santa Lucia fino a a Belfiore, lungo le vie storiche e le antiche direttrici di comunicazione tirrenico-adriatiche.
L’antenna Ecomuseale Valle del Menotre, trova la sua sede nella nuova struttura ad un piano realizzata a Scopoli in via delle Fonti, lungo il fiume Menotre, già Centro Civico della frazione montana, dove è stato allestito uno spazio espositivo con pannelli informativi e apparecchiature multimediali che attraverso immagini e descrizioni fanno conoscere la storia del Menotre e della sua Valle, degli insediamenti umani, del sistema produttivo ed economico dell’intero bacino.
Fin dall’antichità l’intera valle era fortemente antropizzata anche per la contiguità con l’antica Via della Spina che metteva in collegamento l’adriatico con il tirreno passando per Plestia, antica città romana, nei pressi di Colfiorito.
L’Antenna dell’ecomuseo privilegia gli aspetti naturalistici e della sostenibilità ambientale, affronta il tema il tema dell’acqua, documentandone l’importanza della sua secolare utilizzazione come forza motrice e come risorsa produttiva e di impulso dell’intera economia della valle, che grazie alla ricchezza dell’acqua, ha visto lo sviluppo sin dall’antichità di gualchiere, cartiere, molini da olio e da grano, tintorie, concerie, lanifici, falegnamerie, fonderie che si sono insediate lungo il corso del fiume.