Pro loco Norcia, Giuseppe Fares si dimette: sotto accusa le passate gestioni dell'associazione e le strane revoche da parte del Comune
Sembrano lontanissimi i tempi in cui la Pro loco di Norcia era il braccio destro dell’amministrazione comunale. E che il rapporto tra i due enti è ai ferri corti da tempo ora lo certificano ora le dimissioni del presidente dell’associazione, Giuseppe Fares (nella foto), nominato poco più di un anno fa.
A motivarle appunto dallo scontro latente con il Comune guidato dal sindaco Nicola Alemanno (concretizzatosi nell’assenza di contributi, di incontri e dalla revoca dell’utilizzo del centro di valorizzazione di via Solferino) ma anche da una non chiara gestione economica della Pro loco di Norcia in passato.
Ad annunciare le sue dimissioni è proprio Giuseppe Fares, che parla di “adempimenti tributari e amministrativi non in ordine nella precedente gestione e insostenibile situazione relativa ai rapporti con l’amministrazione comunale”.
Pro loco Norcia, documentazione contabile pregressa non in ordine
“Anche se approvando i bilanci del 2020 e del 2021 (fino al 30 giugno) si registra un avanzo di circa 4 mila euro, – spiega una nota della stessa Pro loco di Norcia – il presidente Fares ha presentato le dimissioni perché, a seguito della riserva invocata in sede di passaggio delle consegne tra la precedente gestione e l’attuale, ha esaminato la documentazione contabile riguardo ai conti correnti, pagamenti, riscossioni e adempimenti tributari ed ha avuto modo di riscontrare la mancata approvazione, da parte dell’assemblea dei soci, dei bilanci/rendiconti riferiti alle annualità precedenti nonchè la mancata presentazione di alcuni mod. 770 relativi ad alcune certificazioni rilasciate per il pagamento di collaborazioni occasionali.
Oltre a ciò, lo statuto approvato dalla precedente gestione non è stato, di fatto, materialmente allegato al verbale di approvazione né risulta sottoscritto né, peraltro, risulta essere stato mai registrato presso l’Agenzia delle Entrate”.
“Insostenibile rapporto con il Comune”
“Sulla decisione – prosegue la nota – ha gravato senza dubbio anche la difficilissima ed insostenibile situazione relativa ai rapporti con l’amministrazione comunale, ritenuta interlocutore essenziale per lo svolgimento dell’attività di promozione del territorio che deve svolgere la Pro Loco. Nonostante gli incontri richiesti con il Sindaco, quest’ultimo – adducendo come giustificazione la pandemia – ha comunicato di non ritenere opportuno fissare incontri né in presenza né in modalità telematica pur dichiarando, a parole, di essere disponibile a collaborare.
Oltre a ciò, subito dopo il rinnovo delle elezioni per il rinnovo del Consiglio Direttivo svoltesi nel luglio 2020, senza nessun preventivo avviso e nessun contatto informale, è stata revocata alla Pro Loco la gestione del Centro di Valorizzazione di Via Solferino, adducendo come motivazione l’urgente effettuazione dei lavori di coibentazione anche se, di fatto, i lavori sono iniziati con circa un anno di ritardo e si sono conclusi in pochi mesi. La cosa che appare strana e poco istituzionale è che la revoca non ha interessato le altre associazioni che, come la Pro Loco, utilizzavano e continuano ad utilizzare lo stesso immobile per le loro attività sociali e ricreative.
Non solo, l’amministrazione comunale ha annullato ed azzerato il contributo che ogni anno veniva usualmente erogato alla Pro Loco senza fornirne la benchè minima informazione al riguardo e mettendo così in oggettiva difficoltà l’associazione anche per il pagamento delle spese fisse come le bollette della luce o telefoniche”.