Città di Castello

Camion travolge volante Polizia lungo E45, ferito agente | Siap “Sfiorata tragedia”

Caos (ancora) sulla E45, in direzione Perugia, per un incidente che ha coinvolto un camion e una volante della Polizia poco prima dell’uscita di Città di Castello sud, all’altezza della cava.

Il mezzo pesante, intorno alle 6.30 di questa mattina (19 aprile), ha addirittura tamponato la vettura, ferma sulla carreggiata per soccorrere un mezzo in avaria. Ferito (fortunatamente in maniera non grave) l’agenti rimasto all’interno della Volante mentre illeso il collega sceso a soccorrere l’automobilista in panne.

Sul luogo dello scontro, dove il camion ha praticamente centrato e distrutto la macchina di servizio, sono arrivati 118, vigili del fuoco, forze dell’ordine e Anas. Lunghissime le code venutesi a creare, di circa 6-7 km, tra Città di Castello e Santa Lucia. Alcuni automobilisti sono stati in fila per quasi due ore.

Gli utenti della superstrada diretti a sud si sono ritrovati l’uscita di Città di Castello Nord obbligatoria, con il caos e il traffico che si sono spostati inevitabilmente sulla viabilità cittadina tifernate. Solo tre ore dopo, intorno alle 9.30, la situazione del traffico è tornata regolare in E45.

Sull’episodio è intervenuto il Sindacato Italiano Appartenenti Polizia (Siap): “Questa volta si è evitata la tragedia, ma non deve più accadere. È necessario che la Polizia stradale sia messa nelle condizioni di poter intervenire e garantire i servizi che le competono. Una volante è dovuta intervenire lungo la E45 a Città di Castello perché l’unica pattuglia della Stradale disponibile era troppo lontana. La volante è stata travolta e solo per un soffio non sono rimasti uccisi i due colleghi.

Più volte il Siap – aggiungono i vertici nazionali – ha sottolineato la difficoltà da parte della Polizia stradale a garantire il servizio per la carenza di mezzi e personale. Spesso le volanti sono state costrette a intervenire sulle quattro corsie non avendo le dotazioni necessarie e la formazione adeguata per interventi di questo genere. Servono personale e più pattuglie, con una revisione del piano compartimentale. Bisogna farlo prima che sia troppo tardi e muoia qualcuno”.