La Procura di Terni chiede nuovamente l’archiviazione per Roberto Lo Giudice, il marito di Barbara Corvi, scomparsa da Montecampano di Amelia nel 2009. Nel giorno in cui al Viminale è stata presentata la relazione annuale sulle persone scomparse, infatti, il procuratore facente funzione Claudio Cicchella ha reso noti gli aggiornamenti sull’inchiesta che nel 2021 aveva portato all’arresto di Lo Giudice, poi annullato dal tribunale del Riesame.
Non ci sono sufficienti prove per sostenere un eventuale processo a carico dell’uomo e per provare che abbia ucciso la moglie Barbara Corvi e fatto sparire il suo corpo: queste le conclusioni della Procura di Terni, su cui comunque si dovrà pronunciare ora il gip.
Di seguito la nota diramata dal procuratore facente funzioni: “La vicenda relativa alla scomparsa di Barbara Corvi ha già impegnato l’ufficio scrivente conclusasi con decreto di archiviazione emesso dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Terni il 20 maggio 2015. Analoga richiesta di archiviazione è stata formulata da questo Ufficio il 4 gennaio 2022 a seguito della riapertura delle indagini, favorita da una trasmissione atti curata dalla D.D.A. della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria. In data 19 luglio 2022, in adesione all’ordinanza del 13.07.2022, veniva delegata l’acquisizione degli ulteriori elementi investigativi così come richiesti al R.O.N.I. del Comando Provinciale dei Carabinieri di Terni.
Gli sforzi istruttori condotti confermano le conclusioni già rassegnati in atti il 4 gennaio 2022: anche all’esito degli approfondimenti istruttori disposti il quadro indiziario non consente di ritenere, pur se letto congiuntamente con gli altri elementi emersi dall’ampia attività investigativa in relazione alla scomparsa sui Barbara Corvi, la sussistenza nei confronti dell’indagato di gravi indizi di colpevolezza in ordine all’omicidio della moglie. Ne consegue che non si è formato un quadro indiziario idoneo a supportare una ragionevole prognosi di condanna.
In data 16/02/2023 questo ufficio ha pertanto formulato una nuova richiesta di archiviazione”.