Ieri pomeriggio – 16 settembre – i Carabinieri del nucleo radiomobile della compagnia di Foligno, hanno arrestato per aggressione a pubblico ufficiale A.P.L. un 49enne originario di Spoleto, da anni residente a Foligno.
L’episodio – rendono noto attraverso un comunicato stampa – si è verificato a Gualdo Tadino, dove un militare fuori servizio ed in abiti civile, stava percorrendo insieme alle figlie una stradina. Aveva richiamato un automobilista in transito a mantenere una guida più prudente, trovandosi tra l’altro in un tratto di strada interessato da lavori di asfaltatura. Con la sua manovra infatti – si legge – il conducente aveva rischiato di travolgere sia il carabiniere che le bambine.
L’uomo però, anziché scusarsi, è sceso subito dall’auto ed ha inveito contro il graduato dell’Arma, il quale, visto il degenerare della situazione, si è prontamente qualificato invitandolo a mantenere la calma.
Incurante degli inviti al rabbonimento, l’automobilista ha invece aperto il cofano ed afferrato una piccozza da muratore, colpendo il militare alla regione scapolare sinistra.
Vista la reazione spropositata e particolarmente violenta dell’uomo – si legge nel comunicato – e considerate le circostanze, il carabiniere non ha accennato ulteriori reazioni, preoccupandosi in primis di mettere al sicuro le figlie.
Nel mentre, l’aggressore è risalito in auto e sfrecciato via a tutta velocità. Il militare aveva però memorizzato la targa ed avvertito i comandi dell’Arma, facendo scattare le ricerche.
Grazie alla segnalazione, i carabinieri di Foligno hanno intercettato e fermato il veicolo, rinvenendo e sequestrando l’utensile usato per l’aggressione.
L’uomo è stato quindi accompagnato in caserma ed arrestato con l’accusa di violenza, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni aggravate.
Nel frattempo, il carabiniere si è recato al pronto soccorso dell’ospedale di Gubbio, dove è stato giudicato guaribile in diciotto giorni per vari traumi ed ecchimosi, sia all’avambraccio sinistro che alla scapola.
Per l’arrestato si sono aperte le porte del carcere di Spoleto, dove è stato tradotto in serata. L’uomo era tra l’altro già noto dal 2010, quando aggredì una donna, ed anche in quella circostanza fu arrestato da una pattuglia del nucleo radiomobile di Foligno.