Dopo quasi quattro anni di interventi, è nuovamente percorribile la scalinata progettata dall’architetto Ugo Tarchi nel 1923
Conclusi i lavori di restauro della scalinata di piazza Pianciani. Dopo l’apertura temporanea programmata in occasione del Festival dei 2 Mondi, è nuovamente percorribile la scalinata progettata dall’architetto Ugo Tarchi nel 1923.
Gli interventi, resisi necessari a seguito dell’incidente avvenuto nel dicembre 2017, quando un mezzo della Valle Umbra Servizi si è sfrenato in via Fontesecca travolgendo parte della scalinata, sono iniziati nel febbraio scorso e, dopo l’interruzione durante la 64ª edizione del Festival, sono ripresi nella seconda metà di luglio consentendo alla ditta Ikuvium di Gubbio di ultimare alcune opere di rifinitura e di restauro localizzato.
Da questa mattina è quindi tornato ad essere nuovamente percorribile uno dei passaggi più suggestivi del centro storico, punto di collegamento tra l’area di piazza Mentana e piazza Pianciani e quella del Duomo e piazza del Mercato attraverso via Fontesecca, via dei Duchi e via Aurelio Saffi.
L’intervento di restauro, nel corso del quale sono state effettuate anche opere di ricostruzione e consolidamento, ha permesso innanzitutto la ricomposizione e la catalogazione di tutte le parti danneggiate. Non solo. Il livello di danno, per cui sono stati stanziati circa 300.000 euro, ha reso necessari interventi di tassellatura, patinatura e stuccatura.
Le colonnine così come i corrimano della balaustra della scala che da via Fontesecca si affaccia su piazza Pianciani, hanno richiesto dei lavori specifici e il posizionamento di perni in titanio per renderli staticamente idonei e sicuri.
Il Comune di Spoleto ha intenzione di organizzare una mostra documentaria e fotografica per raccontare le ricerche storiche effettuate, la storia del monumento ed il restauro realizzato (il progetto è stato redatto dal gruppo di progettazione Borromini RTP specialisti in restauro – ing. Marco Fontana, arch. Vittorio Galanti con l’assistenza specialistica della società di restauro Aethra di Foligno – l’impresa esecutrice è stata Ikuvium di Gubbio e per alcune lavorazioni subappaltatori Orfei marmi e Cenci Fabrizio).