Sara Mariucci, in tanti per la celebrazione e il "filo" con Copacabana

Sara Mariucci, in tanti per la commemorazione a Gubbio e il “filo” con Copacabana

Sara Fratepietro

Sara Mariucci, in tanti per la commemorazione a Gubbio e il “filo” con Copacabana

Ven, 06/08/2021 - 16:18

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Ricordata a Gubbio la piccola Sara Mariucci a 15 anni dalla sua morte, avvenuta quando aveva 3 anni e dopo l'incontro con "mamma Morena"

Si sono ritrovati in tanti – ed oltre 1300 persone hanno seguito l’appuntamento grazie a Youtube – giovedì 5 agosto a Gubbio, presso la parrocchia di San Martino in Colle, per ricordare la piccola Sara Mariucci. Un concerto prima ed una messa (presieduta dal vescovo Luciano Paolucci Bedini) in occasione dei 15 anni dalla morte della bimba, la sua nascita in Cielo, come la definiscono i genitori.

Il libro su Sara Mariucci presentato a Copacabana

Una celebrazione molto sentita e che quest’anno è stata resa internazionale da una sorta di “gemellaggio” con il santuario di Copacabana, in Bolivia. Il vescovo locale, infatti, alle 24 (ora italiana) ha presentato ai pellegrini il libro scritto da Enrico Graziano Giovanni Solinas, “La grande storia della piccola Sara Mariucci e di mamma Morena”. Con un lavoro durato due mesi, infatti, il volume che racconta la vita della bimba è stato tradotto fedelmente in lingua spagnola e nelle ultime ore è volato fino in Bolivia per essere donato ai frati che gestiscono il santuario di Copacabana. Nel giorno in cui, dunque, si celebra la “Virgen negra” boliviana, dunque, nel santuario è stata raccontata la storia di Sara Mariucci, morta proprio il 5 agosto dopo che il giorno prima le sarebbe apparsa la Madonna nera, “mamma Morena”.

L’intervento dei genitori di Sara

A Gubbio, invece, ad aprire il pomeriggio in occasione della nascita al Cielo di Sara Mariucci, è stato il concerto dell’Umbria ensemble. Seguito dall’intervento di Michele, il papà della bimba. “Forse questa è la prima volta che parlo – ha spiegato – e sono qua per ringraziare per questo stupendo dono che è stato questo concerto e che ci introduce a questo momento spirituale.  Per la prima volta quest’anno, nel 15esimo anno dalla nascita in Cielo di Sara, viviamo questo momento in comunione con la Bolivia, con Copacabana dove sta la mamma Morena”. “Dobbiamo ringraziare Dio – ha poi aggiunto – che quotidianamente ci dà la possibilità di andare avanti”.

Anna, la mamma di Sara Mariucci, ha poi voluto preparare i presenti alla celebrazione eucaristica che è stata presieduta dal vescovo di Gubbio. “Non abbiamo mai parlato a Sara – ha ricordato – di Maria, di Gesù: è stato Dio che si è rivelato a lei e lo ha fatto attraverso la vergine Maria, quella mamma buonissima che l’ha presa per mano e l’ha portata in Paradiso, prima ancora che lei andasse in cielo. Da quel momento Sara ha legato la sua vita al Cielo. E anche noi abbiamo legato la nostra vita al Cielo”.

La messa e la preghiera alla Madonna

Nell’omelia, monsignor Paolucci Bedini, dopo aver richiamato i presenti al messaggio del Vangelo del giorno, ha spiegato che  “qualsiasi cosa stiamo vivendo o abbiamo vissuto, ciò che misura la nostra vita è la distanza tra noi e Dio. Ecco perché non contano neanche gli anni, ecco perché quando ricordiamo la memoria di Sara, noi non temiamo di pensare che una bambina così piccola è entrata nel Cielo, è immediatamente andata nelle braccia di Dio. E gli anni contano tanto quanto sono riempiti di quella sete di Dio. Tutti abbiamo bisogno di quell’abbraccio del Padre e tutti siamo degni di incontrare il Signore nella sua misericordia, proprio per questo il Signore non è mai lontano da noi”.

Al termine della messa, il parroco di San Martino in Colle invece ha voluto rivolgere una preghiera alla Madonna. “Alla piccola Sara – ha detto – ti sei rivelata con il nome di Morena, così ti invocano i fedeli della Bolivia che vengono a pregare davanti alla tua immagine nel santuario di Copacabana. Anche in questa chiesa di San Martino in Colle, mani devote hanno voluto collocare quell’immagine per ricordare la nostra sorellina Sara che tu hai portato con te in Paradiso. Madre Santissima, con fiducia filiale, deponiamo la nostra preghiera nelle mani innocenti della piccola Sara, perché sia lei ad offrirtela, affinché tu la presenti al figlio tuo e al Signore nostro Gesù”.

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